Lollo

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

“Danni collaterali”

Se l’espressione “danni collaterali” non fosse legata alle tragedie in corso mi verrebbe di usarla per scrivere di Francesco Lollobrigida e del suo disegno di legge sulla caccia.
Riassumo la legge senza dilungarmi troppo: si potrà sparare ovunque, sulle spiagge, sui campi innevati e nei boschi dove la gente passeggia o cerca funghi. Lo si potrà fare per più mesi e anche di notte, si potranno uccidere più specie animali e lo si potrà fare anche con mezzi messi al bando da decenni come i richiami vivi e le reti invisibili stese tra gli alberi.

Un delirio venatorio

Questo succede quando un tizio a cui non farei neppure lavare la macchina o tagliare il prato di casa diventa nientepopodimeno ché ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Questo succede quando il tizio in questione scopre fin da giovane che per intraprendere una carriera politica nell’estrema destra delle borgate romane non occorrono qualità che sa bene di non possedere, basta sgomitare e mostrarsi più estremista degli altri. Uno “scappato di casa” di lungo corso che ha salito tutti i gradini che ha trovato, cosa alla sua portata nel sottobosco della destra romana, quella dei Carminati, degli Alemanno e dei Diabolik. E’ in quel contesto che nel 2012 il tizio partecipa alla scissione dal PDL organizzata da Meloni e La Russa entrando d’ufficio nel club dei fedelissimi, nel 2018 entra nell’opposizione parlamentare e consolida la sua posizione facendo due figlie con la sorella della leader indiscussa del partitino neofascista che oggi è al governo.

E lì casca l’asino

Questa volta per nulla metaforico, perché in una posizione di governo il povero Lollobrigida ha dovuto mostrare tutti i suoi terrificanti limiti culturali, politici, etici e umani, e siccome le disgrazie non vengono mai sole è stato pure sfanculato dal suo miglior salvagente Arianna Meloni. Da lì nasce il suo bisogno di crearsi un serbatoio di preferenze personali, pena un meritatissimo oblio, e che c’è di meglio che andare a baciare il cu*o a quel milioncino di cacciatori che in quanto a limiti culturali, politici, etici e umani stanno messi persino peggio di lui?
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Mario Piazza