DI MARIO PIAZZA
In questa guerra, immonda come tutte le altre, che l’Ucraina sta combattendo dove tutto viene messo in discussione, c’è una sola cosa che emerge con una chiarezza che nessun estremista pro-Putin o pro-Zelensky può contestare: La Russia non ha la capacità militare di sottomettere l’Ucraina senza fare uso delle armi nucleari.
Se persino la piccola Ucraina è risultata un boccone troppo grosso per la fame imperialista di Putin, ora sappiamo che non esiste alcun pericolo che dopo di essa possa essere a rischio invasione un qualsiasi paese europeo protetto dalla Nato.
Forte di questa incontestabile evidenza mi domando quale sia di preciso il lavoro per cui è stata assunta Ursula von der Leyen, se la sua “job description” sia proteggere e sviluppare l’Europa per quelli che sono i suoi attuali confini oppure metterne a rischio la sopravvivenza economica e politica per accodarsi agli Stati Uniti che vedono l’Europa come un pericoloso concorrente e al Regno Unito che ci ha voltato le spalle sbattendo la porta.
Possiamo anche ingenuamente pensare che sostenere militarmente ed economicamente l’Ucraina sia un’opera meritoria al servizio della libertà, della democrazia e dei diritti umani, ma possiamo pure essere certi che se Ursula invece dell’Europa dirigesse la Volkswagen o la Pfizer verrebbe licenziata in tronco dagli azionisti al primo Consiglio d’Amministrazione.
