Governo Meloni: lotta alla mafia, alla corruzione. Altro che “buttare via la chiave”…

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Governo Meloni: lotta alla mafia, alla corruzione. Altro che “buttare via la chiave”…

Procede l’iter di discussione della proposta di legge avanzata da Bongiorno e Zanettin in materia di giustizia. Mica Meloni perde tempo, scherziamo? È sempre molto scaltra.
Infatti, se da una parte insiste a fare il muso duro (a parole) contro la mafia e affianca il suo percorso politico a Borsellino, dall’altra distrugge, piano piano e in silenzio, la normativa a contrasto della criminalità organizzata. Come ormai sanno anche i muri, la mafia non uccide quasi più perché preferisce riempirsi le tasche con i soldi degli appalti pubblici che conquista attraverso la corruzione di politici e funzionari. E allora che ha fatto Meloni? Come primo atto del suo governo, nascosto nella roboante propaganda del decreto contro il rave party, inserisce il ripristino dei benefici carcerari per i condannati per corruzione. Altro che buttare le chiavi! Tanto sono solo i soldi dei cittadini che vanno a finire nei conti dei mafiosi e dei corrotti, che volete che sia!
In seguito, Meloni indebolisce i controlli della Corte dei Conti sui politici locali, elimina il reato di abuso d’ufficio e svuota quello di traffico di influenze.

Ma ancora non basta

e allora arrivano Lega e Forza Italia che presentano questa nuova riforma con cui, se verrà approvato, il PM (ora autonomo) avrà bisogno di una doppia autorizzazione del giudice: una per sequestrare gli smartphone e altri dispositivi e un’altra per utilizzare chat e altro materiale. E se viene autorizzato e trova ipotesi di altri reati in questo materiale? E niente, non vale, deve rifare tutto daccapo. La giustizia, per i colpevoli, dev’essere lenta. Anzi lentissima. D’altronde si deve poter usufruire anche della riforma Cartabia e della sua improcedibilità che scatta dopo due anni dall’inizio dell’appello.

Non manca la ciliegina sulla torta

Intercettazioni limitate a 45gg. E mica si può insistere nel cercare di salvare i soldi pubblici! In fondo sono i cittadini comuni a pagare, con le loro tasse troppo alte, stipendi troppo bassi, opere scadenti o incompiute, liste d’attesa infinite per una visita.
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Contenti eh? Beh, io no.
Dimenticavo! Al voto in commissione per la suddetta proposta di legge di Lega e FI, il PD si è astenuto. Astenuto, chiaro?
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Barbara Lezzi