DI MARIO PIAZZA
Genova per noi
Di tutte le città finite nelle mani della destra Genova era quella più contronatura. Per la sua storia ma ancor più per la sua cultura profonda e malinconica, per i suoi abitanti dignitosi, romantici e allo stesso tempo concreti, mai chiassosi e mai sciocchi. L’esatto contrario di questa sderenatissima destra.
Per molti milanesi Genova è un po’ come Ostia per i romani, l’estensione marina della propria città. Per me no, le mille volte che ho percorso le strette curve di Serravalle per me era come cambiare pianeta, vagavo per le strade di Genova e i suoi meravigliosi dintorni con il rispetto che un ospite deve ai padroni di casa.
Ce la siamo ripresa, finalmente
C’è voluta un’ammucchiata di tutto ciò che non è destra ma ne valeva la pena. Lo dovevamo a De Andrè, a Conte, a Lauzi, a Paoli e a Tenco ma soprattutto lo dovevamo alla Genova partigiana, quella che ha cacciato i nazifascisti senza l’aiuto di nessuno, quando gli alleati ancora stavano a La Spezia.
Ci serva da lezione nelle altre città. Per i “distinguo”, per storcere il naso e per litigare avremo tempo dopo.
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Mario Piazza