Ignavi

I terroristi di Tel Aviv la chiamano “I carri di Gedeone”. Ma non è che un nome in codice per l’ennesima carneficina su vasta scala. Un’altra colata di fuoco sul corpo martoriato di Gaza.

Nelle ultime 48 ore si contano centinaia di morti. Migliaia di sfollati e affamati.

Donald Trump snobba Netanyahu ma lo lascia fare. Lo ignora in pubblico, ma è il suo garante. Dietro le quinte, secondo quanto rivelato da NBC, il bancarottiere megalomane lavora a un piano mostruoso: deportare un milione di palestinesi dalla Striscia di Gaza, in modo permanente. Un progetto di pulizia etnica mascherato da soluzione geopolitica. Una trattativa avviata con la leadership libica, con la promessa di scongelare miliardi di dollari bloccati da oltre un decennio in cambio dell’accoglienza forzata.

I corpi come merce, la disperazione come moneta di scambio. È follia suprematista, travestita da diplomazia. L’Europa dei “volenterosi” per Kiev – pronta a inviare armi, fondi, sanzioni e retorica – davanti a Gaza si fa Europa degli ignavi: esitante, pavida, afona, inchiodata al calcolo e all’opportunismo. Un’Europa che pesa le vite col bilancino della convenienza geopolitica.

Il governo Meloni tace. Un silenzio, che non è neutralità: è resa morale. Vergognosi.