“Una Ucraina più sicura di sé”

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

“Una Ucraina più sicura di sé”

Qualunque cosa volesse significare, questa frase l’ha detta Nathalie Tocci. D’altra parte sono tre anni che la stessa “opinionista” attribuisce all’Ucraina potenzialità mai espresse. È la stessa persona che, seppur abbia sbagliato il 100% delle previsioni e delle analisi, continua a essere invitata dai talk show. La sua carriera è memorabile: fino al 2022 nessuno sapeva che esistesse, oggi può essere considerata la primatista mondiale della produzione di minchiate.

Una carica altisonante

Dirige una cosa che ha un nome pomposamente altisonante: “Istituto Affari Internazionali”, ohibò. Meno pomposo della sua magniloquenza, sia chiaro, ma pericolosamente vicino. Fra i suoi finanziatori c’è il Ministero degli Esteri, cosa che spiega forse non tutto, ma tanto. È la stessa che disse a Orsini, che al suo contrario le previsioni le ha azzeccate tutte, che non poteva parlare di Ucraina perché non c’era mai stato. La stessa cosa che dire a uno storico che non può parlare di Waterloo, perché non c’era.

Più azzardi (poi smentiti dai fatti) che illuminazioni 

In ogni caso, una domanda uno se la pone: a cosa si deve la presenza di questa “luminare” dappertutto? Perché il suo parere dovrebbe essere così importante da portarla a occupare stabilmente un buon numero di studi televisivi? Non si capisce, visto che dai suoi “studi” sono scaturiti più azzardi (che puntualmente non si sono verificati) che illuminazioni. Sempre da una parte, peraltro. Quindi, dove starebbe l’autorevolezza necessaria per poter attribuire al suo parere credibilità e dignità scientifica e resistere alla tentazione di giudicarlo una ulteriore minchiata?
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Giancarlo Selmi