DI ALFREDO FACCHINI
Basta
Ma quale “donna, madre, cristiana”.
Giorgia Meloni è l’unica, in tutta Europa, a non aver speso una sola parola sulla “soluzione finale” per Gaza. Non una lacrima, nemmeno finta.
Niente. Zero. Solo silenzio.
L’Occidente che “conta”
Pur di bivaccare nel resort esclusivo dell’Occidente che conta — quello dove l’umanità si misura in barili di petrolio e forniture belliche — ha scelto la viltà diplomatica. Un silenzio calcolato, cinico, infame.
Giorgia Meloni non governa: obbedisce a Trump, il suo vero comandante in capo. E siccome Trump è il protettore di Netanyahu, lei esegue. Senza fiatare. Senza deviare di un millimetro.
Anche quando a Gaza si contano i morti a decine di migliaia. Anche quando l’orrore supera la soglia dell’indicibile.
Fedelissima a difendere l’indifendibile
E così, mentre il mondo inizia a interrogarsi, lei resta lì, fedelissima, a difendere l’indifendibile. A garantire che l’Italia resti dalla parte sbagliata della Storia.
Tradisce la Costituzione ogni giorno. Quella che ripudia la guerra: lei la aggira con contratti, intese, forniture.
Quella che tutela i diritti inviolabili: lei la ignora davanti alle fosse comuni.
E poi c’è Dio
Sempre evocato, mai ascoltato. Giorgia Meloni non è cristiana: è una caricatura da sacrestia.
Parla di croci, ma si schiera con chi sbriciola i bambini.
Giorgia Meloni non ha solo taciuto: ha scelto. E ha scelto il crimine.
Alfredo Facchini