Fight or flight

E’ la reazione neurologica immediata di tutti gli esseri viventi davanti a una aggressione. La scelta tra le due soluzioni è determinata dalle possibilità di vittoria, per questo una gazzella fugge davanti a un leone ma non esita a incornare un piccolo sciacallo che si è avvicinato troppo.

Quando a confrontarsi sono due eserciti non funziona così, chi decide cosa fare non rischia la propria incolumità nell’immediato e mentre altri muoiono al posto suo ha tutto il tempo per trovare altre soluzioni. Può cercare alleanze per rafforzarsi e combattere ma se anche questo non fosse sufficiente non ha nessun bisogno di fuggire a gambe levate, può semplicemente arrendersi.

La differenza tra Ucraina e Palestina sta tutta in questi due elementi. Mezzo mondo si è schierato in difesa degli Ucraini e nessuno, neppure l’Iran e gli Hezbollah libanesi, ha mai alzato un dito in soccorso dei Palestinesi. Entrambi sono stati aggrediti e massacrati ma all’Ucraina anche una resa incondizionata garantirebbe la sopravvivenza. Se invece si arrendessero i Palestinesi il loro destino non cambierebbe, l’obiettivo di Israele non è una possibile convivenza a certe condizioni ma cancellarli dalla faccia della terra, una volta per tutte.