DI MARIO PIAZZA
“Influencer”
Senza mancare di rispetto a un uomo che ho quasi sempre ammirato durante i suoi 12 anni da Pontefice e che ha saputo sorprendermi per la sua umanità e per il suo coraggio, devo osservare che è dalla Breccia di Porta Pia (1870) che il ruolo dei 12 Papi che da allora si sono succeduti in Vaticano è molto raramente andato oltre quello che oggi chiamiamo “influencer”.
Con i suoi 40 milioni di “followers” Bergoglio ha svolto il ruolo al meglio delle sue capacità ma per quel 1,4 miliardi di cattolici sparsi nei continenti (il 18% della popolazione mondiale) non era nulla più di un maitre-a-penser a cui mettere un “like”, a cui fare le pulci per ogni cosa detta e in molti casi a cui togliere l’amicizia.
Il potere del Papa
Il potere del Papa si ferma sulla soglia del Vaticano, la sua missione pastorale è improba perché il suo immenso gregge lo segue docilmente soltanto quando gli fa comodo. La spiritualità che dovrebbe spingere ad accettare la sua Parola è perduta da tempo, ne rimane forse qualche traccia tra le tribù dell’Amazzonia e nelle piccole enclave cattoliche dell’Asia. Tutti gli altri pascolano dove più conviene adattando la dottrina a sé stessi, non sé stessi alla dottrina.
Chi gli succederà
Per questo non mi preoccupa affatto chi sarà il successore di Francesco, nel peggiore dei casi mi basterà cliccare sulla casella “unfollow”.
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Mario Piazza