In Normandia Zelensky rappresenta la Russia

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

Ci sono tutti alla celebrazione dell’anniversario dello sbarco in Normandia, tutti i protagonisti di quello che è considerato l’ultimo atto per la liberazione dal nazismo, francesi, americani, inglesi, italiani e tutto, tutto il resto del mondo, compresa una delegazione di quella che era la Russia ai tempi dello sbarco rappresentata da… Zelensky.
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Si, Zelensky, in rappresentanza di quei 24 milioni di morti della federazione russa di cui anche l’Ucraina faceva parte.
Certo, qualcuno si chiederà perché non Putin dato che è il presidente della maggior parte degli stati che hanno partecipato alla guerra per liberare, guarda caso anche l’Ucraina, ma si sa, le cose cambiano ma non per tutti, i confini, per esempio, sono variabili per qualcuno e per altri immutabili, dipende dall’interesse che recano con sé.
Oggi, infatti, l’Ucraina sembra essere la nuova alleata russa, mentre la vera Russia, il nemico che mancava da quasi 80anni…
In fondo “the show must go on”, l’industria bellica non può certo morire solo perché la democrazia è diventata di moda, quindi è normale una standing ovation per Zelensky presidente di una nazione liberata, e l’allontanamento di Putin, presidente della nazione che l’ha liberata.
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Pierluigi Ferdinando Pennati