E’ finita, finalmente

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Si è chiusa la campagna elettorale più sordida e invereconda che io ricordi. Ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori e l’Oscar della vergogna e dello squallore non poteva che finire dritto nelle mani dei partiti di governo.
Era inevitabile non tanto per le menzogne della Meloni, per i rutti di Salvini, per gli squittii di Tajani e per il ricco contorno di boiate servito da personaggetti tragicomici come Vannacci, Borghi o Santanchè. Era inevitabile perchè questo piccolo esercito di malandrini ha sequestrato la quasi totalità dei palcoscenici disponibili, televisivi e non.
E chissà, forse è stato persino un bene per l’area progressista perchè il poco spazio rimasto ha fisicamente ridotto al minimo le incapacità comunicative della Schlein, la artificiale aggressività di Conte, i voli pindarici di Bonelli e i sogni di Fratoianni, la demenzialità stalinista di Marcorizzo, la inutile testimonianza pacifista di Santoro.
A cavarsela senza danni alla fine sono stati proprio i “centrini” come Renzi, Calenda e Bonino. Nessuno sa cosa abbiano detto di preciso ma il loro obiettivo è sopravvivere, vale tutto.
Insomma un disastro. Fiumi di parole, di tempo e di quattrini serviti soltanto a convincere chi già la pensava come loro.
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Mario Piazza