In altre parole

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Gramellini è quello che è ma rimane il fatto che dopo quella a Corrado Augias ieri sera ci ha regalato la confortante intervista a Gad Lerner.
Nel panorama della cultura ebraica Gad è una mosca bianca, il volto umano di chi ha capito quali siano i limiti e le storture di una nazione confessionale e messianica come Israele. Quelli come lui sono talmente rari e dispersi nel mondo da non poter neppure essere considerati minoranza, per sua stessa ammissione soltanto traditori della propria comunità.
A Lerner va il mio plauso per il suo coraggio e un caldo abbraccio per le sue idee ma anche lui non ha voluto o potuto dare il giusto peso a due parole che pure ha pronunciato. Sionismo e Nakba, quasi che fossero incidenti della storia e non la sorgente dei fiumi di sangue quasi tutto palestinese che da 75 anni scorrono nella autoproclamata Terra Promessa.
C’è un’altra parola che neppure lui con tutta la sua onestà intellettuale è riuscito a pronunciare: Genocidio.
Uccidere un Popolo, di questo si tratta e non si limita alle stragi e ai massacri che pure Lerner ha ricordato. Un Popolo si uccide anche negando il suo diritto ad esistere, togliendogli libertà e risorse, scacciandolo dalla sua terra, umiliando la sua cultura e distruggendo qualsiasi altra componente possa mantenere intatta la sua dignità.
Questo è il Sionismo e questa è la Nakba. Ne vogliamo parlare, carissimo Gad?
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Mario Piazza