E di dimissioni non se ne parla…

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

«Dovete lavorare come prima, ma con metà stipendio». E poi le minacce: o così o andate a casa. Sono le ultime trascrizione delle registrazioni fatte dai dipendenti di Visibilia alla Santanché, finite nel fascicolo d’inchiesta.
Io le leggo e mi chiedo, davvero sinceramente, come si sia potuto immaginare che una persona così potesse svolgere il proprio ruolo con disciplina e onore. Come si sia potuto immaginare, anche per una destra che non si fa troppi problemi, che da tale caratura potesse nascere qualcosa di buono.
O forse sono io che mi sbaglio ed è stato tutto voluto e ricercato. Mettere al vertice una persona che tratta così i lavoratori ha infatti significato mandare un messaggio chiaro al Paese: noi siamo questo. E vogliamo una società fatta così. Una società dove chi ha i soldi la fa da padrone, chi lavora ed è dipendente (un “caro inferiore” avrebbe detto Villaggio, pace all’anima sua) deve stare al suo posto.
Non c’è altra spiegazione, in effetti. Anche perché l“l’onorevole” qui è difesa a spada tratta e di dimissioni non si parla.
Povera Italia.
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Leonardo Cecchi