PISA, GRAZIE AL CORAGGIO DEI PROFESSORI

DI PIERO GURRIERI

REDAZIONE

 

Se c’è una cosa, l’unica positiva, che i manganelli di Pisa han fatto emergere, è che, dall’altra parte, c’è un intero popolo che non si è lasciato intimidire, e che è spontaneamente sceso in strada, per dire agli studenti “Siamo qui anche noi, e da qui non si passa”.
Il coraggio e la forza dei Pisani di fronte ad una violenza brutale che ricorda periodi bui, si sono manifestate in questa lettera bellissima, scritta da un gruppo di professori del Liceo artistico Russoli di Pisa, che come quelli dell’Università, Normale compresa, sono scesi in strada, al grido “Siamo pubblici ufficiali anche noi” supplicando inutilmente la polizia di porre fine all’ignobile pestaggio.
Poi hanno scritto così:
“Siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli”.
“Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute”.
“Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze? Oggi è stata una giornata vergognosa per chi ha gestito l’ordine pubblico e qualcuno ne deve rispondere”.
Grazie a questi coraggiosi Professori.
Condividete questa lettera, leggetela e fatela leggere in tutte le Scuole italiane.
Perché ci dice molto di più che la verità, ci dice del valore della libertà, e di come anche uomini dello Stato possono assumere le sembianze di mostri.
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