23 FEBBRAIO A NAPOLI – MANIFESTAZIONE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

DI FRANCESCO MARANTA

 

Il Coordinamento campano per il diritto alla salute comunica:
23 FEBBRAIO ORE 15 PIAZZA DEL GESÙ A NAPOLI: MANIFESTAZIONE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE.
TUTTE/I IN PIAZZA.
– Pronto Soccorso dei policlinici aperti;
– Basta liste di arresa;
– Assunzione di medici e infermieri;
– Riapertura degli ospedali chiusi;
– Vogliamo una SANITA’ PUBBLICA efficace ed efficiente.
In Campania curarsi è un lusso! Basta con la rassegnazione, riprendiamoci il diritto alla salute! Nella nostra regione il diritto alla salute e alle cure sanitarie è drammaticamente negato a larga parte della popolazione. Abbiamo la più alta percentuale di rinunce alle cure e la massima incidenza della spesa sanitaria sul bilancio delle famiglie.
La salute è un diritto riconosciuto dalla Costituzione, che all’art. 32 recita: ”La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. La legge 833/78 che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale rispondeva a questo mandato. Tuttavia, anni di tagli alla sanità, politiche di privatizzazione ed aziendalizzazione del settore hanno di fatto cancellato tale diritto. In Campania, poi, 20 anni di commissariamento della sanità e piani di rientro finanziario hanno finito per rendere il diritto alle cure un vero e proprio miraggio.
Per una visita nel pubblico, le liste di attesa superano spesso i 365 giorni!
Abbiamo una carenza nel settore di migliaia di lavoratori e il più basso rapporto personale sanitario/abitante di tutta l’Italia.
Il tutto in un contesto socio ambientale in permanente stato di crisi e di allarme epidemiologico.
In Campania, dal 2001 ad oggi abbiamo assistito alla chiusura di 20 ospedali pubblici e 20 pronto soccorso, alla dismissione di 322 ambulatori e laboratori pubblici.
Delle 172 case della salute previste dal PNNR nessuna è stata ancora aperta e siamo in attesa del secondo ospedale di comunità (su 48 previsti).
Per non parlare delle 65 centrali operative territoriali.
Le ambulanze sono insufficienti per garantire un servizio tempestivo e non ci sono mezzi idonei per il trasporto da aree a rischio (isole o zone montuose).
Ma l’elenco dei disservizi potrebbe continuare all’infinito. Non risultano erogati neanche i livelli essenziali di assistenza, collocando la Campania agli ultimi posti per cure e diritto alla salute. La spesa regionale sanitaria pro capite complessiva (pubblica e privata) è tra le più basse d’Italia e tuttavia finanzia largamente i privati, continuando a tagliare sui servizi pubblici (quasi il 50% del bilancio regionale va a finanziare servizi terzi, convenzionati o privati). Ad oggi il SSR avrà anche i conti in ordine ma di certo è inefficiente nel garantire il diritto alle cure.
La legge sulla autonomia differenziata non farà che aumentare il divario nord-sud, peggiorando l’offerta dei servizi sanitari nelle regioni “povere”, Campania e Calabria in testa. Ma a fronte di questo quadro disastroso, ad oggi nessuna risposta è stata data ai cittadini, ai comitati, ai lavoratori della sanità vessati da turni massacranti per la drammatica carenza di personale.
Chiediamo alla popolazione di unirsi a noi nel rivendicare il proprio diritto alla vita e alla salute. Chiediamo che la Regione risponda alle nostre richieste, attuando tutto quanto è in suo potere per ripristinare e tutelare il diritto alla salute di tutte e tutti. Per una sanità pubblica, gratuita ed universale,
VENERDI’ 23 FEBBRAIO 2024 ore 15.00, Piazza del Gesù – Napoli
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Coordinamento campano per il diritto alla salute.