FEMINICIDI: E LA “LUNGA LISTA” DIVENTA ORMAI SENZA FINE…

DI CLAUDIA SABA

 

Ester Palmieri, 38 anni, morta ammazzata dal compagno che aveva deciso di lasciare.
E’ stata uccisa oggi in una frazione di Montalbiano, in Valfloriana, nel Trentino.
E’ il solito copione.
Lei vuole lasciarlo, lui non accetta la separazione e così l’ammazza.
Incurante dei loro tre bambini che resteranno soli.
Ma in fondo a lui cosa importa?
Non sarà un suo problema dal momento che dopo aver ammazzato la compagna si ammazzerà anche lui.
L’assassino, Igor Moser, si è poi impiccato.
E non per un atto di pentimento
Ma solo per dimostrare la sua onnipotenza di uomo, convinto che la vita e la morte dipendano da lui.
“Io non ci sarò più ma non ci sarai nemmeno tu. E, soprattutto, la farò franca”.
Questa è la vigliaccheria di chi vuole sempre sottrarsi dalla responsabilità della colpa.
Di chi vuole una relazione di possesso e controllo.
“Tu mi lasci ma io …
Ti amo da morire.
E così ti uccido”.
E’ così che Ester diventa testimone del solito copione che non fa più nemmeno notizia.
Che spiega bene la società patriarcale.
La donna decide la
vita, l’uomo decide la morte.
Una donna che decide di separarsi è in pericolo.
Servono misure concrete per limitare questi uomini e che proteggano la donna.
È inutile dire “andatevene al primo schiaffo”, perché è proprio in quel momento che possono decidere di ammazzarci.
Come hanno ammazzato Ester che voleva solo vivere la Sua vita.
Uccisa a coltellate, senza pietà!
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