DI MARIO PIAZZA
Sarà anche un’occasione di rilancio economico e un evento da 20 milioni di visitatori ma a me che Expo 2030 non sia stato aggiudicato a Roma fa soltanto piacere.
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Roma è una vecchia signora di quasi 3000 anni piena di acciacchi ma con la profonda dignità di chi è passato attraverso grandi glorie e grandi disgrazie, non una giovane escort pronta a imbellettarsi per compiacere i miliardari cinesi o arabi che vorrebbero passare con lei qualche giorno.
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Roma è una città vera, forse la più vera del mondo, un luogo dove centinaia di culture diverse si sono stratificate attraverso i secoli per renderla ciò che è oggi e che sarà anche tra altri mille anni, e le disavventure politiche e sociali che la affliggono sono e saranno sempre per lei un fastidio non più grande di un tafano sulla groppa di un cavallo.
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Il futuro di Roma sarà quello di sempre, cambiare per rimanere uguale a se stessa sempre più bella e sempre più solida anche grazie alle sue brutture e alle sue fragilità. Trasformarsi in un luna park per divertire il mondo è roba che è andata benissimo per Dubai e che andrà altrettanto bene per i Sauditi, a noi ciò che già abbiamo basta e avanza.
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Roma è altro, i Romani sono altro.
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