PRONTO…

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Pronto…

Mustafà: Carissima Presidento, sono Mustafà. Le porto il saluto di tutte le comunità africane e, a livello personale, di tutto il Katongo. Parliamo in francese o in inglese?
Presidento: in inglese mio caro, in inglese. Come lei saprà sicuramente, in inglese sono una roccia, poi sono stata sempre una underdog e in francese non credo esista una traduzione adeguata. I francesi sono acqua mentre noi rimaniamo rocce. Noi Presidentos underdogs amiamo l’inglese. È un problema?
M.: ma si figuri, cara presidento, in inglese va benissimo.
P.: e poi, rimanga fra noi, non lo dica a nessuno, quel Macron, compresa la lingua che parla, mi procura problemi al metabolismo. Ma non lo dica a nessuno, mi raccomando. Come diceva il grande filosofo “Gianni Fuffano, alias er polpetta”, non so se in Africa lo conoscete, “è mejo una cozza con lo zucchero a velo, che una carbonara fatta in Francia”. Immagina, caro Mustafà, ci possiamo dare del tu vero? A me i negroni hanno sempre fatto tenerezza, che questo Macron vuole fare casino in Niger e non ha mai mangiato il pecorino romano. In Francia neppure le pecore hanno. E le poche che hanno, invece di fare beeehhh, fanno biuuuuhhh. Ma secondo te si può? Per questo io sono solidale con il Niger e sono contro quel mangiatore di lumache giganti.
Immagina, caro Mustafà che le pecore nigeriane, nigerianane, nigestive… insomma del Niger, sono simili a quelle di Broccostella, Filettino, Piglio, Settefrati, Viticuso. Soprattutto quelle di Viticuso.
Ed anche voi di Katongo avete ottime pecore. Mi piace il Katongo.
Ma rimanga fra noi, mi raccomando.

 

 

Foto in copertina dal web