POVERA ITALIA, POVERI NOI

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Ieri un fatto grave, avvilente e sinceramente agghiacciante.

A sprezzo di ogni consapevolezza del proprio ruolo, la seconda carica dello Stato si è messa a sbraitare, urlare e insultare il prossimo in diretta nazionale su Cartabianca, dando dei “calunniatori schifosi” ai giornalisti di Report, nemmeno fosse allo stadio.
Grave che la persona prima in lista per poter tecnicamente ricoprire il ruolo di Capo dello Stato si riduca a ultrà davanti a milioni di cittadini, dando spettacolo. Ma grave anche che la seconda carica dello Stato insulti e vilipenda il giornalismo di inchiesta.
Povera Italia e poveri noi.
Perché temo ne vedremo tanti altri di spettacoli così.