IL MINISTRO DEGLI INTERNI DELLA TUNISIA

CLAUDIO KHALED SER

 

Kamal el-Faghih, Ministro degli interni della Tunisia: “NON siamo i cani da guardia dell’Europa”

Risuonano chiare e precise le parole del Ministro degli Interni tunisino Kamal el-Faghih, che, ancora una volta ha precisato il ruolo, i compiti ed i doveri del Governo sulla questione Migranti.
“Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza della Tunisia e per questo vigileremo sui nostri confini a sud del Paese, ma non possiamo in alcun modo risolvere il problema delle migliaia di Persone che, una volta entrate nel nostro Paese, cercano in ogni modo di raggiungere l’Europa”
La Tunisia NON intende militarizzare il Paese, e non é disposta a creare Centri di prigionia dove rinchiudere i cittadini sub sahariani che entrano illegalmente sul suo territorio.
Verranno invece adottate tutte le misure di respingimento, riportando oltre confine i Migranti per evitare pericolose situazioni di ordine pubblico con i tunisini.
In parole povere, coloro che riusciremo a fermare a sud del Paese, verranno espulsi, ma poco o nulla possiamo fare per tutti quelli che si trovano sulle coste in procinto di partire.
La Tunisia accetta il rimpatrio, dall’Europa, dei suoi cittadini emigrati illegalmente, ma NON ne accetterà nemmeno uno proveniente da altri Paesi.
“E’ compito di altri, identificarli e riportarli (se possibile) nei loro Paesi d’origine. Non potete e non dovete chiedere questo alla Tunisia. Lo abbiamo detto fin dal primo momento.”
La risposta europea é arrivata subito.
Congelato il “memorandum” firmato a Cartagine, anche se nel “patto” erano chiare le condizioni e non c’é alcun accenno alla detenzione sul suolo tunisino dei Migranti africani.
Era solo un “sogno” meloniano.
Ma come si sa, tutti i sogni finiscono all’alba.