CARO CALCIO TI SCRIVO

DI ADOLFO MOLLICHELLI

 

Caro Calcio, ti scrivo.

Per dirti che da un po’ mi procuri soltanto noia.
Per come ti giocano.
Per come ti tifano.
Per quanto sei diventato straricco con pochi meriti.
Per l’ipocrisia di chi bacia la maglia.
Per le barzellette dei periodi sabbatici.
Per l’arroganza e la volgarità che susciti sui social.
Per la violenza di chi viene a vederti.
Per l’assoluta mancanza di sportività che aleggia intorno a te.
Per quella legge non scritta che ha come principio: chi non è con me è contro di me.
Per il perpetuarsi della divisione in guelfi e ghibellini.
Caro Calcio, 70 anni dopo ti abbandono al tuo destino.
Mi basta vivere ricordi lontani.