VIDEOGAME. “JUMPLIGHT ODYSSEY”, IL SIMULATORE SPAZIALE IN STILE ANIME

DI LUCA BAGATIN

Una vita di mezzo fra Star Trek e un cartone animato giapponese di ottima qualità.

Questo – riassumendo – “Jumplight Odyssey”, il gestionale, strategico e simulatore di viaggi intergalattici per pc sviluppato e edito da League of Geeks (https://leagueofgeeks.com), in accesso anticipato.

Per sfuggire alle grinfie dei bellicosi Zutopan, guidati dall’Ammiraglio Voltan, una volta distrutto il suo pieneta – la Principessa Euphora, sopravvissuta assieme ad alcuni suoi ufficiali alla Battaglia della Pleiade – si troverà a capitanare una sofisticatissima astronave (la SDF Catalina) e a guidare il suo equipaggio in una fuga nello spazio siderale, per raggiungere la Stella perpetua.

Il viaggio spaziale è lungo e tortuoso e sarete proprio voi che aiuterete la Principessa e il suo equipaggio in questa impresa, gestendo direttamente ogni aspetto dell’astronave, costituita da numerosi ponti e stanze, la maggior parte delle quali vi troverete a dover costruire e arredare, come nel migliore dei gestionali.

Vi troverete, inoltre, a dover riparare parti dell’astronave, a difenderla dagli attacchi delle astronavi degli Zutopan e a lanciare missioni di recupero risorse, assegnando il personale del vostro equipaggio a tale compito.

Ciascun membro dell’equipaggio, composto da rifornitori, marines, scienziati e ingegneri, ha capacità, personalità, esigenze e caratteristiche proprie e starà a voi occuparvi di tutte le loro necessità, dal cibo alla socializzazione.

Ogni membro dell’equipaggio, infatti, dorme, lavora, mangia, socializza, si innamora e interagisce con gli altri componenti e, la medesima cosa, vale per gli ufficiali e per la Principella Euphora stessa.

Vi è inoltre, nell’astronave, anche un simpatico maialino da accarezzare!

Tenere l’umore e la speranza alti, nell’equipaggio, sarà dunque fondamentale. Così come gestire i vari allarmi, nel caso di attacco o di pericolo esterno o interno all’astronave (incendi, radiazioni, perdita di ossigeno…).

E’ possibile, inoltre, promuovere i vari componenti dell’equipaggio a generali di divisione, permettendo dunque loro di avere maggiori capacità decisionali.

Un ottimo e sufficientemente esaustivo tutorial, ci introduce alle numerose e talvolta complesse meccaniche di “Jumplight Odyssey”, per quanto – come annunciato all’inizio del gioco dagli sviluppatori stessi – non ce le spieghi proprio tutte.

Starà infatti a noi prendere dimestichezza e scoprire le numerose potenzialità e possibilità del gioco che, essendo in accesso anticipato, sarà ulteriormente implementato e ampliato, con nuove sfide, elementi costruibili e avventure, nei mesi a venire, attraverso aggiornamenti gratuiti.

I punti di forza di “Jumplight Odyssey” – oltre a una grafica in stile anime giapponese, che ne mostra l’originalità – sono la gestione dell’equipaggio, delle risorse (dal riciclo della plastica all’approvvigionamento idrico, passando per le coltivazioni degli ortaggi) e dell’inventario, oltre che, naturalmente, la possibilità di costruire numerose strutture all’interno di una immensa astronave, organizzata su più livelli, o ponti.

“Jumplight Odyssey”, ispirato agli anime in stile Star Trek degli Anni ’70, quali la “Corazzata spaziale Yamato”, come dimostra anche il medesimo comparto musicale, è in generale un ottimo simulatore spaziale, peraltro ottimamente tradotto anche in lingua italiana.

Oltre alla campagna principale, inoltre, è possibile sperimentare anche la modalità sandbox, ispirata alla serie di libri “Incredible Cross-Sections” e “Il libro dei mestieri”.

E’ disponibile su Steam al seguente link: https://store.steampowered.com/app/1893820/Jumplight_Odyssey/

E’ previsto il rilascio anche su PlayStation®5 e Xbox Series X|S, una volta che il gioco uscirà dall’accesso anticipato.

Per poter essere giocato è necessario un pc con sistema operativo Windows 10 o 11, con minumo 8 GB di RAM; una scheda video di fascia medio-alta e 6 GB di spazio libero su disco fisso.

Luca Bagatin