DI GIOACCHINO MUSUMECI
Aria di golpe in Russia, Prigozhin, comandante della Brigata Wagner, si rivolta contro la matrioska e minaccia di sovvertire l’ordine costituito per istituirne uno nuovo.
Putin afferma che Prigozhin, per ambizioni personali, pugnala la Russia alle spalle e sarà punito.
Rivoluzione colorata anche in Russia?
Non so, ma chi spera nella caduta di Putin applaude Prigozhin. E viene il venticello dei media che in poco tempo redimeranno Prigozhin, da sempre descritto come macellaio nazista, per il tentativo di detronizzare il presidente russo.
Insomma pare che i nazisti russi, e si può dire senza problemi ma guai a parlare di quelli nell’esercito ucraino, in generale rincorrano lo stesso obiettivo: Abbattere Vladimir. E dopo? Forse uccidersi a vicenda nel tentativo di occupare il trono vacante.
In Ucraina salutano la notizia con gioia e retorica nazionalista epica: secondo Budanov, «lo scontro interno russo gioca a favore delle nostre brigate d’assalto addestrate, che sulle spalle degli invasori libereranno l’Ucraina e quei territori che vogliono far parte del nostro potente, invincibile e glorioso Paese».
Però ragazzi così non vale.
Diteci almeno grazie, un sussurro per ricordare il ruolo, certo minimale al limite dell’irrilevanza, interpretato dagli inutili occidentali in questo scenario militare. C’è infatti da capire per bene cosa si intenda con “potente, invincibile e glorioso Paese”, che poi lo dice pure Putin della Russia, chi copia chi?
Forse sbaglio, e se sbaglio chiedo venia fin da ora per non capire come senza sostegno finanziario e militare occidentale, si sarebbe mostrata la potenza che fa dell’ Ucraina un paese invincibile.
.
In foto Prigozhin che interpreta Giorgia Meloni.
.
