VIDEOGAME. “CURSE OF THE SEA RATS”, IL PLATFORM IN 2D FRA STREGHE, PIRATI E RIBELLI ANTI-BRITANNICI

DI LUCA BAGATIN

“Curse of the Sea Rats”, sviluppato da Petoons Studio (https://www.petoons.com) e edito da PQube (https://pqube.co.uk) è un’avventura in stile piattaforma a scorrimento in 2D, con bellissime animazioni che ricordano i cartoni animati Disney (in effetti gli sviluppatori hanno ammesso di essersi ispirati al film d’animazione “Basil l’investigatopo”), che mescola aspetti metrodvania.

Ci troviamo nel 1777 e quattro ribelli all’Impero Britannico sono prigionieri nella nave ammiraglia.

La nave naufraga sulle coste irlandesi e, nel mentre, la strega pirata Flora Burn ha trasformato sia loro che tutto l’equipaggio, compreso l’Ammiraglio e i soldati britannici, in ratti antropomorfi.

Inoltre, la strega ha rapito il figlio dell’Ammiraglio e, quest’ultimo, promette ai quattro la libertà unicamente se riusciranno a riportare suo figlio sano e salvo a casa.

Nei panni di David Douglas (colono americano che combatte contro l’Impero Britannico); Piccola Bisonte (cacciatrice Cheyenne, arrestata per aver liberato dei cavalli appartenenti alla milizia britannica); Bussa (ribelle dell’Isola di Barbados) e Akane Yamakawa (guerriera giapponese dello shogunato in missione segreta in America), ci troveremo dunque a combattere – nelle coste d’Irlanda – i pirati fedeli alla strega, a tentare di recuperare il figlio dell’Ammiraglio e riottenere nuovamente sembianze umane.

Numerosi gli sgherri e i boss da battere e così i segreti della vasta costa irlandese.

Numerosi anche i dialoghi e le possibilità di incidere nella storia a seconda delle nostre scelte.

Potremo scegliere, di volta in volta, inoltre, quale dei quattro eroi interpretare (oppure vi è la possibilità di giocare in multiplayer a schermo condiviso), ciascuno con caratteristiche, abilità, forza e armi, completamente diversi fra loro e con relativi bonus e malus.

Nel gioco, inoltre, vi è la possibilità di migliorare le proprie abilità, sbloccando inoltre abilità speciali, potenziando attacco e difesa e imparando potenti magie.

Il gioco, per molti versi, ricorda il caro vecchio “Claw” o “Capitan Artiglio” del 1998 e numerosi sono i percorsi da poter esplorare e gli oggetti (o i tesori) utili da poter recuperare.

I veri punti di forza di “Curse of the Sea Rats” sono decisamente la grafica dei personaggi, la loro caratterizzazione e gli ambienti, davvero ottimamente disegnati.

Ottimo anche il comparto musicale e il fatto che il gioco sia tradotto – nei sottotitoli – in italiano e presenti un tutorial dei combattimenti iniziale.

Gli sviluppatori, inoltre, lo stanno migliorando e stanno risolvendo tutti quei fastidiosi bug che hanno caratterizzato il gioco appena è stato rilasciato.

E’ disponibile per PC (su Steam al seguente link https://store.steampowered.com/app/1453900/Curse_of_the_Sea_Rats/ e su Epic Games: https://store.epicgames.com/it/p/curse-of-the-sea-rats-8f28b1), PS4, PS5, Switch, Xbox One e Xbox Series X/S.

Per poter essere giocato su pc è necessario un sistema operativo Windows 10 o 11 con minimo 4 GB di RAM; una scheda video di fascia media e circa 15 GB di spazio libero su disco fisso.

Luca Bagatin