TERREMOTO AD EST DI ANCONA

DI MAURO COLTORTI

Oggi il centro Italia adriatico è stato colpito da un ennesimo terremoto la cui intensità è preliminarmente stabilita di 5.7 Richter. Insomma un terremoto di tutto rispetto i cui danni sono ancora in corso di individuazione. La terra ci ricorda che il nostro paese è giovane, si sta sollevando con tassi localmente superiori al 0,5 m all’anno, cioè 1500 m in 3 milioni di anni. Infatti depositi marini di ca 3 mln di anni sono preservati a ca. 2400 mt in alcuni parti elevate della catena come sul Monte Camicia, nella catena del Gran Sasso o sul Monte Sirente, ad ovest di questo rilievo. Non sono bastati i terremoti disastrosi de L’Aquila (2006, 2016), dell’Emilia Romagna (2012), di Amatrice e Norcia (2016-2017) a farci comprendere che il nostro paese ha una delle maggiori pericolosità al mondo per i terremoti per farci desistere dall’anche solo pensare di costruire centrali nucleari. Eppure il disastro di Fukushima che ha generato migliaia di morti ed un inquinamento radioattivo che ha interessato mezzo oceano Pacifico occidentale nello stato più tecnologico del mondo avrebbe dovuto spingerci sin da subito a investire sulle energie rinnovabili cosa fatta dal Governo Conte ma subito rallentata dal Governo Draghi. Ora la destra pensa addirittura di investire nuovamente denaro per il Ponte di Messina quando, se ci fosse un terremoto come quello del 1908, moltissimi edifici su entrambi i lati dello stretto verrebbero rasi al suolo. Se poi ci sarà un terremoto disastroso si piangeranno per qualche giorno i morti, si faranno delle belle sfilate, il Presidente di turno visiterà i luoghi colpiti per portare solidarietà alle vittime e poi…. Poi si aspetterà il disastro successivo.