povertà

POVERTA’

DI MASSIMO RIBAUDO

Ieri sera, su Rai3, a CartaBianca, ho ascoltato la testimonianza di tre poveri.

Una mi ha colpito particolarmente. Una signora magrissima, una madre piangente, eppure dignitosa e con gli occhi sbarrati in una terrificante smorfia tra dolore e speranza – quella dei condannati al lager – raccontava che mentiva a sua figlia. Diceva che aveva già mangiato, per dare il pranzo a lei.

“Gli stipendi sono fermi da trent’anni, e io guadagno 780 euro al mese, con 450 euro di affitto da pagare”. Una martire.

Donna, cristiana, madre. E martire.

Poi ho ascoltato le laide e ipocrite argomentazioni di Rita Dalla Chiesa. Una persona inutile. Peggiore dei farisei.

E oggi leggo di tutti i soldi che Mark Zuckerberg ha buttato sul “metaverso”, bruttissimo e senza senso. E di quanti ne perderà Elon Musk per un giocattolo buffo come Twitter.

Quanti soldi sono stati buttati dalla finestra per venti anni di occupazione in Afghanistan, e adesso governano i Talebani?

Ma noi vogliamo abolire, o ridurre in modo sadico e cinico il Reddito di cittadinanza. Non mi arrabbio neanche più. Resto attonito. A guardare l’assurdo.