IL RITIRO DI “KING” ROGER FEDERER

DA REDAZIONE

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“Caro Roger, mio amico e rivale. Avrei voluto che questo giorno non arrivasse mai. E’ un giorno triste per me personalmente e per lo sport nel mondo”. Inizia così il messaggio che Rafa Nadal ha inviato al suo rivale – amico Roger Federer, dopo di aver appreso la notizia del suo ritiro. Rafa continua: “E’ stato un piacere, ma anche un onore e un privilegio condividere tutti questi anni con te, con tanti momenti meravigliosi in campo e fuori. Avremo ancora molti momenti da condividere in futuro, ci sono ancora molte cose da fare insieme, lo sappiamo. Per ora, ti auguro ogni gioia con tua moglie Mirka, i tuoi figli, e goderti quello che ti aspetta. Ci vediamo a Londra”, I due infatti faranno parte della squadra dell’Europa che si incontrerà con quella del Resto del Mondo nel torneo intitolato a Rod Laver che si svolgerà a Londra dal 23 al 26 Settembre prossimi.

Basterebbe questo messaggio, scelto tra tanti altri di colleghi, giornalisti e semplici tifosi, per descrivere e capire cosa è stato Roger Federer per il tennis, il messaggio di quello che è stato il suo più acceso rivale su tutti i campi del mondo e che oggi si dispiace di non poterlo più incontrare, almeno in tornei ufficiali.

King Roger quindi “appende la racchetta al chiodo”. Lascia dietro di se più di 20 anni di spettacolo, eleganza, garbo e un’interpretazione  sublime di questo sport.

Atleta corretto, mai un gesto volgare, mai frasi offensive, aggressive, sia con gli avversari che con i giudici, anche per questo sarà ricordato: campione fuori e dentro il campo.

Il tributo di Nadal è importante e significativo perché è il tennis di quest’epoca, tutto muscoli e atletismo, che si inchina a quello di King Roger più “classico”, più legato alla classe pura, all’estetica, alla varietà dei colpi, allo spettacolo, si può dire che Federer è riuscito a vincere anche questo confronto.

Il suo palmares è zeppo di vittorie, di record ma Roger, che ha vinto tanto per la gioia dei suoi fan, non ha divertito solo quando vinceva, nessuna delle sue gare è sembrata noiosa, brutta, e quindi anche nelle sconfitte è riuscito a dare spettacolo, a divertire e questo sarà un ulteriore motivo per sentire la sua mancanza.

Quanti record ha battuto, e quanto ha guadagnato, e qui risalta un altro aspetto di Roger: la generosità. Federer, infatti ha devoluto contributi rilevanti, dai suoi guadagni, a favore dei deboli, dei bisognosi confermandosi campione anche in questo. Auguri quindi King Roger per il prosieguo della vita insieme alla sua bellissima famiglia e grazie per quanto ci ha regalato con la sua “arte”.

Del suo annuncio ci piace ricordare un passo del suo messaggio, quando è arrivato ai ringraziamenti dicendo: “Vorrei ringraziare in particolare la mia fantastica moglie Mirka, che ha vissuto ogni minuto con me. Mi ha scaldato prima delle finali, guardato innumerevoli partite da oltre 20 anni. Voglio anche ringraziare i miei quattro meravigliosi bambini per avermi supportato, sempre desiderosi di esplorare nuovi posti e creando meravigliosi ricordi lungo il percorso. Vedere la mia famiglia fare il tifo per me dagli spalti è una sensazione che conserverò per sempre”. Questo è un altro aspetto che ha fatto di lui un campione indimenticabile.

I numeri di una lunga e vittoriosa carriera

Roger Federer ha vinto, da singolarista, 1251 partite su 1526 (81,89%). Ha vinto 103 titoli nei vari tornei disputati. In quelli del Grande Slam ha vinto: 6 volte gli Australian Open; 1 vittoria al Rolland Garros di Parigi; ben 8 titoli a Wimbledon (record imbattuto); 5 titoli agli US Open e 6 Finali ATP, su 10 giocate. Roger ha vinto la Coppa Davis con la Svizzera, una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 nel doppio con Stan Wawrinka, una d’argento in quelle del 2012 a Londra perdendo la finale con Andy Murray.  Nel doppio Federer ha disputato 223 gare vincendone 131. Titoli vinti: 3 agli Australian Open; 1 al Roland Garros; 3 agli US Open. (Fonte: wikipedia)

Vincenzo Paliotti