L’INCREDIBILE CRISI DI GOVERNO IN ITALIA SULLA STAMPA INTERNAZIONALE TRA TIMORI E IRONIE

DI ENNIO REMONDINO

 

La stampa internazionale segue con preoccupazione la crisi di governo in Italia mentre quel tanto di prestigio e credibilità politica internazionale che avevamo guadagnato come Paese con fatica e sacrifici, si sgretola sotto i colpi di una crisi che neppure i protagonisti 5 Stelle che ancora sopravvivono, riescono forse a capire. Discredito politico e personale di improvvisatori politici che vanno oltre la semplice vergogna.
Grande risonanza negli States e nei giornali europei. Dalla Bbc al Financial Times, dal New York Times a Le Monde, dalla Faz alla Cnn, dal Pais alla russa Interfax.

Tra analisi politica e caricatura

Economist: «Mario Draghi prova a dimettersi, ma non ci riesce».

Gli sconvolgimenti politici potrebbero mettere a repentaglio la quota gigante di oltre 200 miliardi di euro) del fondo dell’Unione europea per la ripresa post-pandemia. La decisione di Mattarella è comprensibile: il voto al senato ha dimostrato che il governo ha la maggioranza anche senza i cinquestelle. Ma se un governo nuovo o frutto di rimpasto è una prospettiva poco attraente per Draghi, nessuna delle alternative sembra particolarmente promettente per l’Italia o l’Europa.

Wall Street Journal, con Draghi accanto a Macron e Johnson (e presto Biden)

Il WSJ allarga il ragionamento ad altri Paesi europei, e osserva che la crisi italiana “mostra come la combinazione della guerra russa contro l’Ucraina e il balzo dei prezzi dell’energia e del costo della vita stiano indebolendo la coesione politica in alcune parti d’Europa”. Esempi, il presidente francese Macron che ha perso la maggioranza parlamentare in un’elezione dominata dalle preoccupazioni inflazionistiche, e il premier britannico Boris Johnson che si è dimesso sulla scia di una serie di scandali ma coi problemi di un catastrofica inflazione.

Agenzia finanziaria Bloomberg, «l’Italia sull’orlo del caos»

Una settimana per raggiungere alcuni difficili compromessi con gli elementi populisti del suo governo che lo hanno appoggiato con riluttanza negli ultimi 18 mesi, facendo precipitare la terza economia più grande della zona euro in una crisi politica paralizzante che potrebbe concludersi con elezioni anticipate proprio mentre il paese è alle prese con una crisi energetica, l’aumento del costo del denaro e un’escalation del conflitto in Ucraina.

Le Monde, colpa 5 Stelle turbolenze dei mercati a danno di tutti

Le Monde punta il dito sui 5 Stelle, sottotitolando come il Movimento “abbia boicottato il voto, mettendo in crisi la sua coalizione”. L’incertezza sul futuro del governo Draghi non ha mancato di provocare turbolenze sui mercati a Danno di tutti: il 14 luglio la borsa di Milano ha perso oltre il 3 per cento e il costo del debito dell’Italia è ripartito alla grande.

Le Figaro, “l’Italia ripiomba nella crisi politica”

Quello di M5S è “il tentativo disperato di un movimento, passato dal 34% dei voti espressi nel 2018 all’11% delle intenzioni di voto alle prossime elezioni legislative, di recuperare alcuni dei suoi elettori”. Il giornale sottolinea che la crisi si è aperta nel momento in cui il Paese deve gestire diverse emergenze, tra le quali quella energetica e l’inflazione “che sta impoverendo la popolazione, e deve realizzare un piano di investimenti da 200 miliardi di euro con i provvidenziali aiuti dell’Europa”.

Die Presse, Austria, paura contagio dall’instabilità italiana

Questa crisi minaccia di essere dolorosa, e non solo per l’Italia. Grazie a Draghi, Roma ha recentemente giocato di nuovo nella serie A europea, tenendo insieme la fragile struttura dell’Ue insieme a Parigi e Berlino. Ciò che ha colpito il resto d’Europa è stato il modo in cui Draghi ha tenuto sotto controllo i suoi ministri nella coalizione fino alla fine. Questa forma di governo, con Draghi come ‘padre’, ha garantito una relativa stabilità ed efficienza in Italia e rassicurato i suoi partner.

La Vanguardia, Spagna, l’ultima cosa che doveva succedere

L’ultima cosa che dovrebbe succedere in un paese del G7, nel mezzo di una guerra in Ucraina, con un’inflazione record, i prezzi della benzina alle stelle, il rischio che Mosca tagli il gas e una siccità storica, è una crisi di governo”, osserva il quotidiano catalano. “L’Italia ha sorpreso l’Europa con un temporale estivo. La scissione causata dall’uscita di Luigi Di Maio dall’M5s ha fatto precipitare l’ultima crisi”.

El País: Politica e banche, di volta in volta gli spazi comuni

Draghi, il leggendario salvatore della moneta unica, non ha potuto o non ha voluto disattivare gli impulsi autodistruttivi dei partiti italiani. La colpa diretta della rottura, se avverrà, sarà del Movimento 5 stelle e del suo leader, Giuseppe Conte. Il 30 giugno Draghi aveva avvertito: “Non sono disposto a guidare un governo con un’altra maggioranza parlamentare’. È stata una decisione politica e forse anche qualcosa di personale”.

Dall’Europa orientale

Ucraina, “Questa non è una buona notizia per il nostro paese”.

L’opinione espressa da Evropeiska Pravda è abbastanza diffusa sulla stampa di Kiev. Il portale spiega che “Draghi è diventato il principale sostenitore dell’Ucraina nel governo e in Italia in generale. Ha svolto un ruolo chiave nel concedere la candidatura del paese all’Unione europea e ha continuato a sostenere Kiev nonostante la lobby russa e gli attacchi informatici”.

Ria Novosti, e Nezavisimaja Gazeta, Russia: ‘troppo Ucraina’

Secondo gli analisti militari russi la crisi del governo di Mario Draghi sarebbe dovuta al recente viaggio a Kiev del presidente del consiglio, scrive l’agenzia di stato russa “A causa dell’Ucraina e dei problemi sociali, l’Italia è minacciata dalle elezioni anticipate”, titola Nezavisimaja Gazeta, quotidiano di Mosca.

Voennoe Obozrenie, Estonia, crisi Roma, Londra e Tallin

“Sia il britannico Boris Johnson sia la estone Kaja Kallas sia Draghi hanno visitato l’Ucraina e hanno promesso al regime di Kiev ‘sostegno a tutto tondo”, quasi ci fosse un rapporto di causa effetto tra i viaggi nel paese invaso dalla Russia e le rispettive crisi.

I titoli più efficaci e/o velenosi in Italia

Il Fatto Quotidiano l’ultima difesa M5S possibile
«C’è vita oltre Draghi», a firma di Marco Travaglio.

Manifesto, il più breve e il più efficace
«Le stelle e le strisce». I 5S sempre più divisi tra governisti e antigovernativi. Su Draghi cresce il pressing internazionale, manda messaggi anche il presidente Usa.

Corsera, formale ma severo
«Conte, parabola di un leader. La sfida: mettersi alla testa di un’Armata Brancaleone». La metamorfosi: da statista che liquida il Salvini del Papeete al ritorno di una copia sbiadita dei tempi del «vaffa»

Repubblica, nel giorno dell’addio a Scalfari
«Conte paga il prezzo dello strappo: il 74% dei post su di lui sono negativi. Critiche anche a Di Maio»

La Stampa e il gioco di parole
«Il CamaleConte, antisistema andata e ritorno, l’ex premier rappresenta l’indecisionismo 5S imperante»

 

Editoriale del 16 Luglio 2022

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