ESPULSI DALL’ITALIA 30 DIPLOMATICI RUSSI

DI CLAUDIA SABA

 

40 giorni di parole e manifestazioni per la pace
con azioni tutte rivolte alla guerra.
40 giorni di offese, sanzioni, violenza e bava alla bocca anche tra le pagine di questo social.
40 giorni di video provocatori in tutti i paesi del mondo.
40 giorni di morte, paura e ripicche.
Il buon senso?
Grande assente.
Intanto la gente (donne, bambini e uomini) in Ucraina, continua a morire.
Mentre noi siamo qui, uno contro l’altro, a guardare quasi con soddisfazione un massacro a cui non sembra vogliamo rinunciare.
Se avessimo voluto davvero la pace, avremmo agito di conseguenza.
Soprattutto tra noi.
Invece abbiamo lasciato che fosse ben altro ad agire.
La spettacolarizzazione del male.
Una vasta operazione di marketing che si è rivelata un successo visti i risultati.
Non siamo stati in grado di capire che dopo la diplomazia non ci sarebbe stato altro che guerra per tutti.
Meglio l’invasione di un solo paese ed impegnarsi per riportare la pace in quel paese
oppure un conflitto mondiale?
Le opzioni a nostra disposizione erano soltanto due.
La prima è andata persa.
Oggi, l’espulsione di 30 diplomatici russi dall’Italia.
“Chi prepara la guerra, anche a fini che crede difensivi, non fa altro, senza accorgersene, che volere la guerra”.
Piero Calamandrei
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