UN GRANDE PAPA PER UN’ITALIA PICCOLA piccola

DI RAFFAELE VESCERA

 

Da Fazio, parole dense di umanità da parte di Papa Francesco, contro le guerre, causa di ogni male, le ingiustizie, le disuguaglianze, la crudele odissea dei migranti, rinchiusi nei lager e torturati, se sopravvissuti al grande cimitero Mediterraneo, emarginati quando arrivano nei paesi ricchi dove sono sfruttati e ignorati, la sofferenza di tanti uomini che va “toccata” con mano, e di Madre Terra devastata dal profitto, l’aggressività distruttiva, la necessità del perdono.
Basterebbe un anno senza spese di armi e di guerre per sfamare tutti i poveri della Terra.
Con il male non si parla, dialogare con il male è pericoloso, non va fatto.
Che cosa hanno da dire i “cristiani” contrari a Papa Francesco, non solo tra certi politici che agiscono contro gli ultimi, i poveri della Terra e i meridionali, definiti “esseri inferiori” da un giornalista, proposto a suo tempo quale presidente della Repubblica da alcuni capi di partito?  Avversi alla parola di Francesco ve ne sono anche nella stessa Chiesa, affetta da “clericalismo”, un cristianesimo di forma, povero di veri valori cristiani.
Un grande papa, in un’Italia di politici piccoli piccoli.