TUTTO FA CAPO… AL VIMINALE, E SENZA SELF O TWEET

DI LEONARDO CECCHI

Solo tra ieri e oggi in Italia sono state arrestate quasi 200 persone per mafia e droga. Esponenti dei clan, della camorra e dell’ndrangheta. Da Brescia, passando per Latina, Napoli fino alla Sicilia.

In due giorni, 200 arresti.

Un lavoro frutto di prefetture, questure e in generale Forze dell’Ordine.

Tutto che fa capo…al Viminale.

Allora questa persona ha fatto degli errori? Certamente. Si potevano gestire meglio alcuni eventi? Sicuro, senza neanche pensarci.

Ma davvero non conta niente il resto? Il lavoro incessante contro le mafie, la serietà che i dati (sottolineo: i dati) sul tema stanno dimostrando.

Il fatto che questa persona non abbia interessi collaterali, non spenda soldi pubblici per i fatti propri. E prova ne è il fatto che oggi non la vediamo su Via dei Fori Imperiali a sfilare con i mafiosi in catene circondata da paparazzi e a farsi 5mila selfie.

Tutto questo deve esser cancellato da errori ingigantiti a tamburo battente da alcune forze politiche?

E prego di ragionarci pensando a questo: Lamorgese non ha un partito, è un tecnico.

Chi la difende, non ha interessi se non uno: quello di avere, una volta tanto, qualcuno che fa il suo lavoro tra le altre cose su una questione che direttamente o indirettamente ammorba milioni di nostri concittadini, le mafie.

Tutto qui.