IL PARADISO RIFIUTATO

DI MASSIMO RIBAUDO

C’era un traffico spaventoso sul Raccordo Anulare stasera.

Non abbiamo imparato, capito nulla.

E’ assurdo e inumano pensare che per migliorare le condizioni di vita del pianeta si debba vivere in lockdown, per carità.

Va benissimo l’aperitivo, il caffè al bar, la scuola in presenza.

Ma qualcosa dovevamo imparare, per modificare i tempi di vita, per incrementare lo smartworking, per prenderci libertà di tempo e non solo di spazio. Invece vogliamo il “tutto come prima”.

Senza navi a motore, i delfini tornano nella Laguna di Venezia, lo abbiamo visto.
Al tempo del lockdown il petrolio costava meno dell’acqua minerale.

Mettiamo il caso che un’ente spirituale – sia la Natura, un Dio, il Fato – ci abbia messo di fronte a una scelta.
Volete usare la libertà per vivere nel Paradiso terrestre, o per restare imbottigliati sulla Cassia-bis?

Nello Sri Lanka una nave di rifiuti tossici sta sversando il suo contenuto in mare.

Non lo stiamo perdendo, il Paradiso. Lo stiamo rifiutando.