DI PATRIZIA CADAU
Un’associazione che si occupa di donne maltrattate. Associazione dedita all’uso della cocaina e all’organizzazione di orge e prostituzione.
A Ferrara.
Per mia esperienza, troppo spesso, dietro a strutture a vocazione sociale, che si occupano a vario titolo di fragilità e sofferenza (donne abusate, case famiglia, bambini, disabili, migranti, tossicodipendenti, detenuti, e via discorrendo) si nascondono i peggiori crimini legati all’esercizio arbitrario dell’abuso.
Parliamo proprio di gente senza scrupoli che intasca fiumi di soldi pubblici per fare il cazzo che gli pare, tanto, gli abusati non hanno voce in capitolo.
Sei un tossico. È la tua parola contro la mia. L’alternativa è la strada.
Sei una persona in regime detentivo, è la tua parola contro la mia, ti faccio tornare da dove sei venuto.
Sei un disabile, tanto la tua non la puoi dire, sei incapace d’intendere e di volere e ti uso come manodopera gratis.
Sei una vittima di tratta, idem come sopra.
Sei una donna abusata, e io abuserò di nuovo, tanto sei già intimidita.
Sei un bambino, che te lo dico a fare.
Mi stupisce, che non ci siano controlli serrati, e che il tutto sia normalizzato dal sistema, e che una procura debba attivarsi solo perché intervengono le Iene.
