CHAMPIONS – SOLO L’INTER DELUDE, IMPRESA DELL’ATALANTA CHE VINCE A LIVERPOOL 2 A 0

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Quarta giornata del torneo europeo velata di tristezza per la scomparsa di Diego Armando Maradona che ha scosso tutto il calcio mondiale. Per ricordare il Pibe de Oro tutte le squadre con fascia a lutto sul braccio e minuto di silenzio per ricordare quello che è stato il più grande. Ciao Diego, non ti dimenticheremo.

Più difficile del solito per la Juventus che affronta gli ungheresi del Ferencvaros, ultimo del girone con un solo punto all’attivo. La Juve porta comunque a casa il risultato e la qualificazione con due turni di anticipo ma non convince del tutto. La squadra di Pirlo comincia male andando sotto di un gol e faticando oltre il dovuto a recuperare. Il pari arriva al 35’ con il “solito” Ronaldo e per trovare la vittoria deve attendere fino all’ultimo respiro con l’altro “solito” Morata che così toglie ancora una volta le castagne dal fuoco i bianconeri. E’ stata si una gara all’attacco quella della Juventus, con pali ed occasioni mancate per un soffio, ma sono mancate brillantezza ed idee, si è andati avanti per la qualità dei singoli e non come compagine. L’importante però era vincere e, con la vittoria del Barcellona a Kiev, portare a casa anche la squalificazione agli ottavi con due turni di anticipo. Sarà stata dura, con qualche riserva ma meglio di così non si poteva fare, in Champions è così, anche l’avversario più “facile” nasconde insidie insospettate. Ora le altre due gare saranno utili per tentare di qualificarsi in testa al girone sperando poi in un sorteggio abbordabile per superare anche gli ottavi.

Per la Lazio quasi una passeggiata, dominio assoluto giocando bene, nonostante l’assenza di Milinkovic Savic vero faro dei biancocelesti, senza mai perdere il pallino del gioco. Con Immobile che ci mette tre minuti a trovare il gol. Poi Parolo trova un gran gol, tiro da fuori area rasoterra imprendibile per il portiere  e raddoppia. Anche se i russi trovano il gol dell’1 a 2 la squadra di Inzaghi non si disunisce e continua a creare gioco ed occasioni. Il terzo gol arriva su rigore, sempre Immobile sul dischetto, ed il gioco è fatto. Ora la qualificazione dei laziali passa da Dortmund, dove la squadra di Inzaghi dovrà incontrare il Borussia, in testa al girone con 9 punti contro gli 8 della Lazio, mentre nell’ultima gara all’Olimpico se la vedrà con il Club Brugge, 4 punti.  Basterà vincere una delle due gare, o pareggiarle per passare agli ottavi, e per quanto visto stasera l’obiettivo è alla portata di Immobile e compagni.

L’Inter cade in casa contro il Real Madrid mettendo in mostra gli stessi errori fatti con il Torino in Campionato, e come in campionato va sotto di due gol. Purtroppo per l’Inter il Real è altra cosa, con tutto il rispetto per il Torino, e l’Inter non riesce a capovolgere l’esito finale della gare. I blancos rimaneggiati pur non giocando una partita di grande rilievo hanno giocato in modo intelligente, giocando senza palla, raddoppiando e vincendo quasi tutte le seconde palle. E non basta reclamare per il presunto rigore non concesso all’Inter, che ha anche visto l’espulsione di Vidal per proteste troppo violente, a parere dell’arbitro, bisognava fare di più, l’Inter fino a quel momento aveva cincischiato troppo mentre il Real si era dimostrato più concreto. Poi paradossalmente la squadra di Conte, rimasta in dieci,  ha giocato meglio almeno sul piano dell’impegno e della grinta.  Purtroppo però non è stato sufficiente anche perché la squadra si allungava troppo e spesso mancando di accompagnare l’azione lasciando l’unica punta da sola nel mezzo della difesa. E poi all’Inter manca l’uomo d’ordine, chi inventa qualcosa in sede di costruzione del gioco, il seguire “scolasticamente” le geometrie di Conte senza un pizzico di fantasia, di inventiva evidentemente non paga. Inter quindi ora è in fondo alla classifica con 2 punti, il Borussia MGB comanda il girone con 8 punti seguito dal Real con 7 e lo Shakhtar con 4.  Recuperare sarà un’impresa ardua ma la qualità c’è per farlo a cominciare dal prossimo turno quando l’Inter andrà in Germania per affrontare il Borussia con l’obbligo di vincere per mantenere vive le speranze di qualificazione agli ottavi.

Grande impresa per l’Atalanta che va a vincere all’Anfield Road contro il Liverpool per 2 a 0 in una partita dove gli uomini di Gasperini hanno dominato per quasi tutta la partita. Tante le occasioni per la dea e se i due gol fossero stati di più non ci sarebbe stato niente da recriminare.  L’Atalanta quindi è tornata l’Atalanta che eravamo abituati a vedere con un gioco veloce, con una squadra compatta e gli inserimenti dei centrocampisti a dare man forte alle punte ed il gol di Gosens, il 2 a 0 che è seguito al gol di Ilicic, lo dimostra. Papu Gomez tornato ai suoi livelli abituali  guidando la squadra orobica facendo dimenticare le ultime prove dove non ha brillato. Ilicic sta tornando il giocatore che tutti conosciamo, stasera è anche andato in gol, ma tutta la squadra ha dato il meglio. Il Liverpool ha cercato di opporsi alla dinamicità dei bergamaschi, mancava di qualche elemento di punta ma questo non sminuisce minimamente la vittoria dell’Atalanta. Poche le conclusioni a rete ed i pericoli creati dagli uomini di Klopp, insomma l’Atalanta vince bene e meritatamente. Ora l’Atalanta giocherà con il Midtylland, fanalino di coda, a Bergamo mentre il Liverpool, 9 punti, se la vedrà in casa con l’Ajax, 7 punti come l’Atalanta che in caso di vittoria si porterebbe a 10 punti per poi giocarsi tutto nell’ultima gara ad Amsterdam con l’Ajax, e vista l’attuale Atalanta le speranze di farcela ci sono tutte e concrete.