MOMENTI DI-VERSI. TERREMOTO

DI GIANFRANCO ISETTA
A 40 ANNI DAL TERREMOTO DELL’IRPINIA
TERREMOTO
Come avere l’idea
d’imminenza del dopo
che già scuote il silenzio
delle case e di cose.
Un ordito invisibile,
su cui regge il respiro,
si dilata e ritrae
e rimangono pezzi.
Incertezze di salde
radici, senza sonno,
come senza memoria
su un terreno che manca
e il futuro che resta
a portata di mano.