IL COVID FA FIBRILLARE I MERCATI FINANZIARI

DI VIRGINIA MURRU

 

Doveva essere il day after, la giornata odierna nei mercati finanziari, dopo il mercoledì nero che ha portato bufera un po’ in tutte le piazze del mondo, da Wall Street, che ha registrato la peggiore seduta dal giugno scorso, all’Europa, con un tam tam negativo che ha avuto ripercussioni anche in Asia.

L’allarme sull’aumento esponenziale dei contagi causati dalla pandemia non dà tregua, e non può lasciare indifferenti i mercati finanziari, legati a doppia mandata all’emergenza sanitaria e ai suoi effetti micidiali anche nel versante economico.

Ci hanno provato a riprendere quota le piazze europee, dopo le sferzate registrate ieri, ma con risultati poco convincenti, ci si attendeva un impulso d’incoraggiamento dalla Bce, che poi è arrivato in seguito alla conferenza stampa di Lagarde. Lo scenario in Europa è tra i più precari della storia; ai giornalisti presenti alla conferenza è stato reso noto che,  il Consiglio Direttivo della Bce, dopo la riunione di politica monetaria,  ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse.

Rimane fermo a 0 il saggio di riferimento, a -0,50% il tasso sui depositi, a 0,25% il tasso sui prestiti marginali. Lagarde ha spiegato che le prospettive attuali presentano un margine notevole di rischio al ribasso. Considerato il peggioramento sul fronte della pandemia, saranno pertanto valutati i dati riguardanti la disponibilità e diffusione dei vaccini e gli sviluppi nel mercato dei cambi, poi, nel mese di dicembre, su queste basi di valutazione, la Bce “rivedrà in modo adeguato i propri strumenti.

Intanto è già al lavoro per ricalibrare le misure di politica monetaria, e ogni mezzo sarà impiegato per sostenere l’economia dell’area”. Insomma, la presidente Lagarde apre a nuovi stimoli, e questa è la ragione della speranza e dell’ottimismo in ambito finanziario ed economico.

Certamente, considerato l’acuirsi del problema Covid, in questo clima di tempesta per l’economia globale, che ha causato nel volgere di quasi un anno una flessione del Pil senza precedenti, non è semplice prevedere il modo in cui evolverà questo quadro critico, sia in ambito sanitario che economico. Difficile formulare previsioni che vadano oltre qualche settimana, l’incertezza è la nota dominante del sistema economico e finanziario in questo momento, e l’instabilità non è pane che alimenta in positivo i mercati.

C’è poi il lockdown annunciato dalle due economie più solide dell’Ue, ossia Germania e Francia, piegate, specie quest’ultima, da un’accelerazione impressionante dei contagi, ben lontana anche dai numeri e il trend della scorsa primavera.

“La ripresa in Eurozona sta perdendo slancio più rapidamente del previsto” – ha rimarcato Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa odierna, e non si tratta di parole che propriamente galvanizzano i mercati. Purtroppo i numeri della pandemia sono alla guida delle scelte in ambito economico e finanziario.

I listini europei intanto hanno registrato i minimi da cinque mesi. Altro faro lampeggiante in rosso per i mercati sono le imminenti elezioni americane, i cui sondaggi presentano un alto margine d’incertezza. Incertezza che si riflette come un’ombra sinistra specie su Wall Street, la quale, come si è visto, ieri è andata in profondo rosso, come non accadeva da mesi.

Conforta il dato appena diffuso sul recupero del Pil nel 3° trimestre  (+33,1% su base annuale, oltre le attese degli analisti), che ha fatto un notevole balzo e fa seguito al dato negativo del precedente trimestre, che si era chiuso con un Pil a -31%. Nonostante questo incoraggiante impulso positivo, il Pil degli States non ha ancora recuperato i valori precedenti alla pandemia, ma è un’economia che non si arrende, ed è alla continua ricerca di un riscatto, nonostante la terribile prova alla quale il Covid la sta sottoponendo.

Gli elementi d’incertezza sulle prossime elezioni americane fanno balzare il cosiddetto Indice della paura, ossia il Vix, che registra il grado di volatilità nel mercato.

A Piazza Affari, stamattina, dopo poche ore dall’inizio della seduta, si va in negativo dello 0,8%, in questo momento (ore 16:00) il dato Ftse-Mib è di poco in positivo, a 0,22%, ma difficilmente la seduta si concluderà con migliori auspici.

Va meglio il differenziale tra Btp e Bund, che è in calo e si porta a 135 punti base, un dato che dà fiducia al Mef. C’è da sottolineare che, nonostante l’occhio puntato sulla razionalità, le indicazioni della Bce, nella conferenza stampa di oggi, hanno portato una cauta tendenza all’ottimismo.

In questa trincea di lotta contro il Covid sono importantissime le linee guide di politica monetaria dell’Eurotower, la cosiddetta ‘forward guidance’, praticamente un faro per i mercati finanziari.

Così sono state recepite le parole della Lagarde, che hanno favorevolmente influenzato Milano e le altre borse europee, le quali hanno tutte virato in territorio positivo, sia pure di poco. I tassi resteranno invariati, secondo le indicazioni della Bce, fino a quando l’inflazione sarà prossima al 2%, mantra che ripeteva sempre il precedente presidente Draghi.

In Asia il piano di resistenza al Covid, in termini economici e finanziari, resta precario e non potrebbe essere altrimenti, considerato che è in corso una pandemia con dati in continuo peggioramento, e il problema è globale.

L’andamento delle piazze asiatiche oggi ha rispecchiato la situazione d’incertezza del mondo economico e finanziario, la giornata è stata caratterizzata da stimoli piuttosto deboli, sia pure senza eccessi di pessimismo.