MASSARI, RICCO, FAMOSO, STUPRATORE SERIALE … E LIBERO

DI VIRGINIA CIARAVOLO

Quando si e’ ricchi e famosi…
Se indossi vestiti dal taglio sartoriale, hai una laurea alla Bocconi, sei giornalista ed in passato hai ricoperto la carica di assessore nella giunta Moratti, non hai bisogno come quei “poveri disgraziati “di stupratori comuni, delle interviste dei vicini , che ci raccontano che sei una brava persona, e sorridevi sempre dando il buongiorno al mattino.
Lo sa bene Paolo Massari, 54 anni belloccio e tronfio come Gastone il cugino di Paperino nel suo doppio petto blu di ordinanza. Difeso da Luigi Isolabella, erede di un principe del Foro milanese, nonostante all’attivo avesse una sfilza di testimonianze di donne che lo accusavano, ma che ai fini della denuncia non erano valide in quanto trascorsi i sei mesi dall’evento. Lo incastra il coraggio dell’ultima donna, una sua coetanea , ex compagna di scuola, che malauguratamente accetta l’invito a bere qualcosa a casa sua prima di andare a cena. Quel bicchiere diventa per la donna un vero film horror, con lo stupratore che smessi gli abiti rampanti della Milano da bere, si trasforma in bestia tutta istinti e sadismi. L’orrore di quella donna e’ stato liquidato da una sentenza vergognosa, cinquantamila euro di risarcimento (poi magari qualcuno, ci dira’ dove si compra una nuova anima ), e per lui pena sospesa e trattamento terapeutico di due anni. Assistiamo impotenti a tutte le ombre del Codice Rosso, alla cecità di certi giudici, alla volontà di non voler vedere oltre il proprio naso. Non si e’ voluto in alcun modo fare tesoro delle riflessioni e delle qualificate opposizioni di associazioni e di esperti che a suo tempo furono acquisite durante i lavori parlamentari.
La legge n. 69/2019 ( art. 6) ha novellato l’art. 165 del codice penale, con un nuovo quinto comma. La sospensione condizionale della pena per i delitti di violenza di genere e’ subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti e associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica di soggetti condannati per i medesimi reati. E’ chiaro come nel caso di un soggetto recidivo che ha reiterato in almeno dieci casi, sia improponibile una visione prognostica di una risoluzione comportamentale di agiti cosi’ gravi in termini di due anni. Senza contare che oltre all’istinto , nella violenza di genere e’ di fondamentale importanza, non tanto l’appendice tra le gambe da tenere sotto bada, ma di quello che avviene nella testa di quest’uomo a livello di cultura patriarcale, di comportamento, educazione e rispetto verso le donne. Pero’ se puo’ essere consolatorio, Paolo Massaro ha chiesto scusa alla donna, un altro violentatore educato !

Virginia Ciaravolo psicoterapeuta-criminologa.