DRIES CIRO MERTENS, SEMPRE PIU’ LEADER DEL NAPOLI

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Era arrivato a Napoli voluto da Rafa Benitez, esterno destro d’attacco e qualcuno disse che avrebbe giocato si e no 10 partite in campionato. Invece non solo diventò un pilastro della squadra del Napoli ma quando Higuain consumò quello che tanti tifosi del Napoli chiamarono “tradimento”, fu schierato da Sarri come “falso nueve”.

E come tale cominciò a segnare gol a grappoli, tutti di grande qualità. Alla partenza di Sarri arrivò Ancelotti che continuò a farlo giocare, e lui continuava a segnare. Dopo Ancelotti fu Gattuso a schierarlo con continuità, e lui sempre in gol arrivando a frantumare il record di Maradona prima, 115 i gol del pibe de oro, e poi quello assoluto di Marek Hamsik 121, arrivando a tutt’oggi a 127 reti.

Nel frattempo, il suo contratto scade e pare debba partire, ci sono diverse squadre che gli stanno dietro ma lui sceglie di restare a Napoli, ormai per tutti è Ciro e lui, che ama la città, non li delude e firma il rinnovo per altri due anni con un futuro da dirigente nel Napoli.

Nel campionato attuale arriva il nigeriano Osimhen, giovane nigeriano di belle speranze che viene schierato al centro dell’attacco. Tanti si chiedono se sia arrivato il momento della panchina per Ciro. Niente di tutto questo, Gattuso cambia il modo di giocare nel Napoli e lo schiera alle spalle di Osimhen e Ciro non si perde d’animo, prende in mano la squadra e si inventa regista, anzi fa un po’ di tutto compreso andare a dare una mano in difesa. Insomma, questo piccolo belga, ormai napoletano d’adozione, Ciro insomma, cambia per la terza volta di ruolo e anche in questa nuova veste stupisce per i risultati.

Tanti leader si sono avvicendati nell’era De Laurentiis, Cavani, Lavezzi, Hamsik, Pepe Reina, Callejon, colui il quale ha preso il testimone da questi campioni oggi è proprio lui: Dries Ciro Mertens.