CARO FLAVIO … TI SCRIVO

DI CLAUDIA SABA

Briatore:
“Le mogli dei poveri le riconosci subito perché sono tutte dei cessi”.

Caro Flavio
Che uomo di spessore hai dimostrato di essere.
Un vero gentleman.
Mi piacerebbe tanto sapere come ti senti la mattina quando ti alzi e ti guardi di sfuggita allo specchio.
Ma ti sei mai guardato bene?
Nelle tua interezza intendo.
“Dentro”, perché la tua crosta la conosciamo tutti.
E ti sei mai chiesto quanto di te rimane in una donna e viceversa?
Sulla tua permanenza a letto nutro forti dubbi, ma certamente la “bellissima” che avrai accanto non si lamenterà per questo.
Tutt’altro!
Sarà felicissima di saltare fuori dalle lenzuola prima possibile. Ma lo sarà ancor di più quando sosterai con lei più a lungo in qualche locale chic, sul tuo yacht, sul tuo aereo personale o nel negozio alla moda che lei non ha mai potuto frequentare.
Ma pensi davvero che una donna sia solo questo?
Che esistano donne per ricchi e donne per poveri?
Se davvero pensi che ai poveri siano destinate soltanto le “cesse”, il povero sei tu.
E una donna vera tu non l’hai mai conosciuta.
Una donna è colei che mostra la bellezza della sua intelligenza, che riesce a rivoltare la mente di un uomo, non le sue mutande e nemmeno il suo portafoglio.
Una donna è colei che non si ferma ad una squallida apparenza.
Perché una vera donna non è bella e non è neanche brutta.
Non vive solo per apparire.
Una donna vera “è”.
E di donne vere è pieno il mondo.
Ma di uomini come te ne fanno volentieri a meno.

Briatore avrebbe smentito la notizia.