EUROPE LEAGUE – MANITA DELL’INTER ALLO SHAKHTAR, 5 A 0 ED ORA LA FINALE CON IL SIVIGLIA

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Era il terzo confronto diretto tra queste due squadre. Gli unici precedenti risalivano al 2005, gare di andata e ritorno valide per i preliminari di Champions League. L’Inter di Mancini conquistò la qualificazione alla fase a gironi vincendo all’andata per 2-0 per poi pareggiare al ritorno per 1-1.

Nell’edizione attuale sia l’Inter che la squadra ucraina provengono dalla Champions dove, arrivando terzi nel rispettivo girone sono passati all’Europe League. Negli ottavi l’Inter ha battuto il Getafe, nella gara unica, per 2 a 1. Ai quarti ha eliminato il Bayer Leverkusen con lo stesso punteggio. Gli ucraini dello Shakhtar hanno battuto il Basilea agli ottavi, 4 a 1, e il Wolfsburg 3 a 0 ai quarti. L’Inter non disputa una semifinale in campo europeo da 10 anni, da quando portò a casa il “Triplete” con Josè Mourinho. L’Internazionale ha vinto tre volte la Coppa UEFA, allora così si chiamava, lo Shakhtar è uscito vincitore una sola volta.

Sarà quindi l’Inter a disputare la finale del 21 Agosto incontrando il Siviglia. Il risultato pesante di 5 a 0 rispecchia i valori in campo. Da una parte una squadra solida, in ottima condizione fisica e tatticamente perfetta, l’Inter. Dall’altra parte, lo Shakhtar con un gioco quasi scolastico, con buoni passaggi, una buona tecnica ma poco produttiva, poche verticalizzazioni, questo anche grazie al centrocampo e alla difesa dell’Inter stasera veramente in palla.

L’Inter ha gestito bene la partita lasciando allo Shakhtar un palleggio orizzontale che pur ben fatto ha sortito molto poco ed ogni passaggio non perfetto ha permesso ripartenze micidiali all’Inter, grazie alla continua pressione dei centrocampisti ed alla qualità dei due attaccanti nerazzurri che hanno finalizzato fin troppo bene ogni azione. L’approccio alla gara ha permesso agli ucraini di mantenersi in partita, nonostante il gol iniziale di Lautaro Martinez al minuto 22, per tutto il primo tempo. Nel secondo tempo è esplosa letteralmente l’Inter e gli ucraini, che avevano corso tanto nella prima metà gara, hanno ceduto alla forza ed alla ottima gestione della gara degli uomini di Conte. I cinque gol sono stati il frutto appunto di una gara accorta, intelligente con personalità e tempismo nel piazzare al momento giusto i colpi che hanno tramortito la squadra di Luis Castro.

Una vittoria netta quindi, senza ombre con la squadra nerazzurra padrona del campo. Difficile trovare i migliori in una squadra che ha trovato la gara perfetta, la citazione però per gli attaccanti Lukaku e Lautaro Martinez, autori di una doppietta a testa è d’uopo enon solo per questo ma per aver fatto reparto da soli, nel primo tempo, ed il resto della squadra era impegnato a contenere gli ucraini.

Per gli ucraini da citare: Tison, Marcos Antonio e Stepanenko che fino a che hanno avuto benzina hanno mantenuto la squadra a galla, ma l’Inter stasera era troppa cosa per loro.

Così dopo 10 anni l’Inter approda ad una finale, l’ultima è del 2010, l’anno del Triplete sperando sia di buon auspicio anche se tutti, Conte in testa, sanno che con il Siviglia la musica sarà diversa.
Sono scesi in campo:
INTER (3-5-2)
Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (dal 80’ Moses), Barella, Brozovic (dal 85’ Sensi), Gagliardini, Young (dal 66’ Biraghi); Lautaro Martinez (dal 79’ Erikssen), Lukaku (dal 85’ Esposito).
Allenatore: Antonio Conte (ITA)
SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1)
Pyatov; Dodò, Kriyvtsov, Khocholavam, Matvienko; Marcos Antônio, Stepanenko; Marlos (dal 75’ Konoplyanka), Alan Patrick (dal 58’ Solomon), Taison; Junior Moraes.
Allenatore: Luis Castro (POR)
ARBITRO: Szymon Marciniak (POL)
RETI: Lautaro Martinez 22’ e 74’; D’Ambrosio 64’; Lukaku 78’ e 83’.