DA REDAZIONE
Dalla Redazione on-line del giornale LA NOTIZIA –
Trump è pronto ad attaccare l’Iran, ma parla già come se fosse pienamente in guerra contro Teheran, chiedendo anche una resa incondizionata.

Ufficialmente, gli Stati Uniti non sono ancora in guerra. Ma i toni di Donald Trump sembrano a tutti gli effetti quelli di chi, invece, nel conflitto c’è in pieno. E, secondo quanto riporta Axios citando alcuni funzionari Usa, il presidente statunitense sta seriamente pensando di unirsi alla guerra israeliana lanciando un attacco contro gli impianti nucleari dell’Iran, soprattutto quello di Fordow.
Qualche segnale è già evidente: secondo la Reuters gli Stati Uniti stanno disponendo ulteriori caccia e aerei militari in Medio Oriente per rafforzare la loro presenza area in quella regione. Su Truth, inoltre, Trump ha lanciato chiaramente il suo messaggio chiedendo una “resa incondizionata” a Teheran.
Trump in guerra contro l’Iran
Il presidente Usa chiede all’Iran di arrendersi senza condizioni. E passa anche a una minaccia, neanche troppo velata, al leader iraniano Khamenei: “Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto ‘Leader Supremo’. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (non lo uccideremo!), almeno non per ora. Ma non vogliamo che i missili vengano lanciati contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza sta per esaurirsi”, scrive ancora Trump.
D’altronde, Trump sembra decisamente un attore coinvolto a pieno nel conflitto quando scrive: “Ora abbiamo il controllo completo e totale dei cieli sopra l’Iran. L’Iran disponeva di buoni sistemi di tracciamento aereo e di altra attrezzatura difensiva, e in abbondanza, ma non può competere con la “roba” ideata, progettata e costruita in America. Nessuno lo fa meglio della cara, vecchia Usa”.
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Dal giornale
17 Giugno 2025