Ignoranza o malafede?

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Ignoranza o malafede

Sarò esagerato, ma l’errore da matita blu che ha fatto ieri Giorgia Meloni è qualcosa di davvero sconvolgente, poiché uscito dalla bocca di chi sta guidando il Paese – e infatti anche Giorgetti ha scosso la testa disperato. Meloni ha infatti affermato che lo spread oggi è calato così tanto da poter dire che i nostri BTP sono “più sicuri di quelli tedeschi”, rivendicandone il merito.
Si tratta di un’oscenità tecnica mostruosa, gravissima perché rileva che la Presidente del Consiglio non ha la minima competenza in materia finanziaria.
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Lo spread oggi è attorno ai 100 punti, e ciò significa che comunque gli investitori richiedono rendimenti maggiori dei titoli italiani per acquistarli al posto dei bund tedeschi. Nello specifico oggi richiedono un rendimento maggiore dell’1%, che è molto (e più di altri: per un titolo francese o spagnolo richiedono 0,60/0,70%).
Se i titoli italiani fossero considerati “più sicuri” di quelli tedeschi, lo spread sarebbe inverso. Ma così non è.
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Secondariamente poi, forse per ignoranza o malafede (ma a questo punto propendo più per la prima), Meloni rivendica un effettivo abbassamento dello spread, che però non è merito suo. Il “merito” va a dinamiche globali: una situazione più tranquilla su tema dazi, ombre (ripeto: ombre) di pace e il fatto che la Germania intenda letteralmente spendere l’ira di Dio sul riarmo, aumentando il proprio debito pubblico con nuove, immense emissioni di bund, la cui aspettativa ha fatto abbassare i prezzi di quelli già in circolazione e quindi lo spread.
Il Governo italiano non ha merito, se non in minimissima parte, davvero infinitesimale rispetto alle altre dinamiche.
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Rimane quindi una enorme perplessità sul fatto che chi sta guidando l’Italia non abbia oggi idea di come funzionino l’economia e la finanza.
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Leonardo Cecchi