Una guerra contro un popolo intero

DI MICHELE PIRAS

 

Due dichiarazioni inequivocabili

Nel giorno in cui viene liberato l’ostaggio statunitense sequestrato il 7 di ottobre ci sono due dichiarazioni che chiariscono inequivocabilmente la strategia distruttiva e persecutoria di Benjamin Netanyahu.
La prima è proprio del premier israeliano, che aggiunge: “adesso non hanno più un posto dove tornare”, dunque dovranno andarsene via.
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La seconda è dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “decine di migliaia di bambini a Gaza rischiano di morire di fame”, cifre agghiaccianti che si aggiungono ai 15 mila bambini assassinati fino a oggi.
Mettete insieme le due notizie e spiegate al Mondo l’evidente verità.

Una guerra contro un popolo intero

Che questa non è una legittima e proporzionata reazione all’attacco del 7 ottobre, ma una guerra contro un popolo intero, contro il suo presente e contro il suo futuro, contro i civili e contro i bambini.
Che questa non è una guerra che ha come obiettivo la sicurezza di uno Stato, il disarmo e la resa di un gruppo armato ma la definitiva cacciata e distruzione, attraverso i bombardamenti, la fame, la sete e la deportazione, di un intero popolo.
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Michele Piras