DI MARIO PIAZZA
Primo referendum, scheda verde
Il quesito è sulla reintegrazione nel posto di lavoro di un lavoratore licenziato ingiustamente e sull’ammontare della eventuale indennità per il torto subito.
Prima che tecnica e sindacale la questione è etica.
Con il Jobs Act al datore di lavoro viene offerta la possibilità di “comprare” il diritto a compiere un’ingiustizia, io padrone commetto un abuso ma ricompenso la vittima del mio abuso con una somma di denaro.
Concettualmente la dignità del lavoratore è di gran lunga inferiore a quella già scarsa concessa a una prostituta, lei almeno conserva il diritto di stabilire il prezzo del mercimonio e di rifiutarlo se è troppo basso. Contemporaneamente lo stato nell’amministrare l’ingiustizia si assume il ruolo del magnaccia, quello che stabilisce a che prezzo il lavoratore-prostituta debba vendere il proprio corpo.
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Mario Piazza