CHAMPIONS LEAGUE – TERZO TURNO, ITALIANE BENE A META’

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Terzo turno non molto positivo per le nostre squadre impegnate in Champions, due sconfitte, Inter e Atalanta, un pari Lazio, e una sola vittoria, Juventus. Possibilità di qualificazione agli ottavi ancora intatte per Juventus, Lazio ed Atalanta. L’Inter chiamata a vincere le prossime tre gare per assicurarsi il passaggio del turno, difficile ma non impossibile per una squadra di spessore e con uomini di qualità come quella nerazzurra.

L’ Inter perde sul campo del Real Madrid (3 – 2), un Real non certo irresistibile rispetto alla squadra che siamo abituati a vedere. Eppure, dopo il 2 a 0 dei madridisti, nella prima mezz’ora del primo tempo, l’Inter ha saputo reagire segnando l’1 a 2 poco dopo il raddoppio del Real, trovando quindi il pari al quarto d’ora della ripresa, sprecando alcune opportunità per precipitazione e/o per poca aggressività, la mancanza di Lukaku si fa sentire. Il Real, cambia qualcosa, mette dentro due giovani talenti Vinicius Junior e Rodrygo, ed è proprio quest’ultimo a mettere dentro il pallone della vittoria che rilancia quindi i blancos in classifica. Inter sfortunata che però ha sbagliato molto perdendo nel momento topico della gara l’assetto che lo aveva visto battersi alla pari con la squadra di Zidane, una costante purtroppo per la squadra di Conte alla ricerca di equilibri e stabilità che non trova. Prossimo turno a San Siro proprio contro il Real Madrid, i nerazzurri sono obbligati a vincere questa gara e le due rimanenti per sperare nella qualificazione.

Troppo Liverpool per l’Atalanta che rifila un sonante 5 a 0 alla squadra di Gasperini, protagonista il giovane portoghese Diogo Jota autore di una tripletta, ma tutta la squadra di Klopp ha girato a mille complice la difesa orobica che è sembrata quasi intimorita dall’attacco degli inglesi, Salah, Manè e Jota hanno letteralmente messo a ferro e fuoco l’area atalantina. In pratica non c’è stata partita, Liverpool forte anche in difesa, Duvan Zapata bloccato non ha potuto fare molto e la partita ha preso la piega che ha portato poi alla manita. Con questa sconfitta l’Atalanta, agganciata in classifica dall’Ajax a 4 punti e deve cercare di fare più punti possibili, a partire dalla prossima gara all’Anfield Road ancora con il Liverpool.

Pari per la Lazio che, decimata ancora dal Covid, deve rinunciare tra i tanti anche al suo cannoniere Immobile, Correa al suo posto e Pepe Reina tra i pali invece di Strakosha. Lo Zenit, fanalino di coda del girone, dimostra di non meritare quella posizione e la Lazio se ne rende conto subendo la dinamicità e la fisicità dei russi che vanno in vantaggio nel primo tempo su una distrazione difensiva dei biancocelesti. E’ nella ripresa che la Lazio si scuote e cerca per tutta la ripresa il gol del pareggio che darebbe agli uomini di Simone Inzaghi un punto che potrebbe significare qualificazione. Inzaghi mette dentro Caicedo al posto di Correa ed è proprio Caicedo che trova il pari a pochi minuti dalla fine fissando il risultato sull’1 a 1, risultato che permette alla Lazio di avere ottime chance per la qualificazione, è attualmente al secondo posto nel girone. La partita è stata seguita da circa 20.000 spettatori, la cifra di spettatori consentiti dall’UEFA salvo contrarie disposizioni dei governi locali. Nel prossimo turno la Lazio giocherà ancora contro lo Zenit all’Olimpico di Roma.

La Juventus vince facile contro un’equipe che ha fatto la storia del calcio ungherese, il Ferenchvaros che fu di grandi talenti negli anni 40 – 50 – 60 e furono proprio i magiari i primi a battere la Juventus in una finale europea, la Coppa delle Fiere 1964, antenata della Coppa Uefa e dell’Europe League. La squadra di Pirlo ha preso subito le redini della gara dominando in lungo e in largo. Protagonista del 4 a 1 Morata, autore di una doppietta, ma tutto l’impianto di gioco ha dato il massimo con un centrocampo che poco ha lasciato agli avversari, Rabbiot, Arthur e Ramsey schierati dall’inizio hanno forse trovato la chiave per riportare in alto la Juve. Ha segnato anche Dybala, impiegato nella ripresa. Le occasioni sono state tante e il 4 a 1 finale poteva benissimo avere una dimensione maggiore, Cristiano Ronaldo ha mancato un paio di occasioni facili, facili. La controprova si avrà in campionato, la Juve se la vedrà domenica prossima con la Lazio. Ora la Juve segue il Barcellona, a punteggio pieno, entrambe le squadre si dovrebbero qualificare agevolmente per andare poi a giocarsi la prima posizione al Camp Nou nella partita di ritorno con Messi e compagni. Prossimo turno per i bianconeri all’Allianz Stadium di Torino dove ospiteranno nella partita di ritorno proprio i magiari del Ferencvaros, questa volta senza pubblico visto che in Ungheria erano presenti allo stadio circa 23.000 spettatori, in linea con le indicazioni UEFA.