DI CLAUDIA SABA
Ti ho tenuto dentro troppo a lungo.
In silenzio.
E così adesso
lascio sia l’istinto a guidarmi.
A portarmi verso l’alba di un nuovo giorno
oppure
verso la notte più nera.
E aspetto.
Che torni il sereno.
Che le acque dentro di me
si plachino e poi si gonfino di nuovo.
Che il destino faccia la sua parte.
Il tempo, in fondo, è relativo.
Ieri, oggi, domani
non sono altro che attimi di congiunzione
estesi all’infinito.
A volte si fermano, si colorano,
si spengono,
poi si perdono nel vento.
Ma certe volte
accade
che un attimo si “fermi”.
E nella parte sbagliata del mondo incontri te,
per caso.
Che sfiori i tuoi capelli
come una carezza
Che ci si incastri dentro
E segni un nuovo tempo.
Allora
Anche sbagliare
Avrà avuto un senso.
Una o cento volte
poco importa.
Perché in quell’errore
Ci sei caduta per caso
E fosse anche per un solo istante
sarà sempre valsa la pena viverlo.
È solo un attimo
La felicità.