PAURA

DI MARIO PIAZZA

 

Che la paura sia un sentimento positivo non occorre che lo dica io visto che senza di essa nessuno di noi sarebbe arrivato vivo all’età adulta. La paura è purtroppo anche parte integrante di ogni processo educativo, che si tratti di esseri umani, cani, cavalli o delfini non fa differenza. Paura delle conseguenze ma anche paura di non rendere felice chi ci dà da mangiare o in qualsiasi altro modo dispone in tutto o in parte delle nostre vite. Provare paura è una sensazione sgradevole ma ci siamo abituati, non dovremmo invece mai abituarci alle paure inventate apposta per manipolarci.
La morte della politica a mio avviso sta tutta lì, nell’aver sostituito la paura alla proposta. Diventiamo di sinistra per paura della povertà o di destra per paura di perdere la ricchezza senza mai fermarci a pensare se queste paure siano vere, e meno ancora pensiamo all’assenza di proposte che non siano la solita paccottiglia populista buona solo a solleticare i nostri istinti peggiori.
Per tornare alla buona politica dobbiamo imparare ad avere paura delle false paure, quelle che servono a chi comanda soltanto per metterci guinzagli, museruole e briglie senza darci nulla in cambio, neppure quel pescetto puzzolente che tocca ai poveri delfini.
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