GIUSTIZIA, UNA RIFORMA CHE TRADISCE GLI ITALIANI

DI GIANCARLO SELMI

Che dici?

Parto da una premessa: penso che la mia posizione sull’ex premier, per chi mi conosce, sia nota. Sono un suo fervente sostenitore. E continuerò ad esserlo, nonostante tutto. Immagino quanto dev’essere stato difficile portare avanti questa trattativa e immagino che Conte, in relazione al risultato, ne abbia pesato e soppesato gli obiettivi e gli effetti. L’obiettivo della trattativa era trovare un compromesso che salvasse capra e cavoli. L’hanno detto in tanti. I cavoli sono legati agli effetti, quelli politici come quelli tecnici, entrambi legati all’introduzione della riforma. Quelli politici, per Conte, tutti riferiti al Movimento ed alla accettazione da parte della base e dei parlamentari, dell’esito della trattativa. Se il risultato è quello che si paventa, ho la netta sensazione che, né tecnicamente né politicamente, il risultato si riterrà soddisfacente.

Mi spiego: proprio per gli effetti tecnici della prima stesura, la riforma ha trovato un’inesorabile bocciatura dal CSM, da autorevoli magistrati (incluso il Procuratore Nazionale Antimafia) e, perfino, da qualche illustre avvocato. Estrapolare da essa i reati di mafia, di terrorismo è sufficiente a renderla digeribile? La nuova versione otterrà l’approvazione di chi ha sonoramente bocciato la prima? Ho qualche dubbio. I reati contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio, contro la persona (violenza, aggressione, tentato omicidio, calunnia, estorsione, ricatto); i reati legati a corruzione, alle truffe, ai ponti che cadono, alle fabbriche che inquinano, ai treni che deragliano, alle norme di sicurezza che non si rispettano, ai bilanci truccati; i reati finanziari, bancari, le bancarotte fraudolente, tutti i reati legati ai cosiddetti “colletti bianchi”, se venissero giudicati improcedibili (come avverrà), non saranno caso di “denegata giustizia”? Le vittime non verranno escluse dalla possibilità del risarcimento? A me sembra che la nuova versione della schiforma, rimanga schiforma e che il fine ultimo della prima versione venga mantenuto nella versione attuale: i colletti bianchi in galera non ci finiranno mai. E saranno in buona compagnia, vista la sfilza di reati che si potranno commettere restando impuniti. Se pensiamo che negli USA, i reati di corruzione o finanziari, si puniscono con centinaia di anni, e che più del 20% dei reclusi, siano colletti bianchi, mentre in Italia la percentuale degli stessi scenda a meno dell’1%, capiamo perfettamente che paese siamo. In Italia Maddoff non avrebbe fatto un giorno di prigione, negli USA in prigione ci è morto.

Conte ha trovato un muro, questo si sa. l’opposizione della lega sui reati di mafia è stata strenua (stranissimo e fa pensare). Va considerato inoltre, che senza trattativa, la schiforma sarebbe passata in Parlamento nella prima versione (anche senza il voto dei 5 stelle ed ancora peggio). Basteranno queste, pur legittime, considerazioni a fare deglutire questo boccone amaro alla base? Non ne sono convinto.

Pare che Draghi, nell’incontro di ieri abbia promesso a Salvini, per compensare l’aiuto e l’appoggio della lega sulla schiforma e nella trattativa, la disponibilità ad allentare le regole sul greenpass. Salvini potrà presentare il risultato, come un suo grande successo. Se fosse così (come pare che sia), siamo di fronte allo schifo assoluto, con il rettile che, di questo, fa autorevolmente parte. Con questa gente, il CdM somiglia sempre più ad altri consessi che hanno il nome di un tetto.
E la capra che si voleva salvare? Non so a che cosa possiamo riferirla, o, almeno, non ne sono sicuro. Ma se fosse quello che credo, quella capra, valeva veramente la pena salvarla?