MOMENTI DI-VERSI. DOMENICA AL MARE

DI GIANFRANCO ISETTA
Poso le cose che mi sono care
sui contorni, privati del tuo corpo,
scordando il resto dei tuoi passi intorno.
Su un rompicollo di rocce mi spingo
allungando ai gabbiani le mie ali.
Fantasmi che zompettano sulle onde.
Tu sbatti piedi e mani con dovizia e
t’arrabatti nell’acqua che ti colma
l’anima già matura di pigrizia.
Racchiude questo mare nel suo calmo
gli sbruffi sulla roccia che appiattisce.
Distratta la domenica che muore.