Distratti dall’Iran a Gaza massacro senza limiti. Onu: “eccidio di bambini”

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REM dalla redazione di REMOCONTRO –

Mentre il mondo guarda alla guerra tra Israele e Iran, nella Striscia 140 vittime in 24 ore. Almeno 21 vittime, donne e bambini, erano in attesa di aiuti. Il ministro Katz denuncia il missile iraniano che ha danneggiato un ospedale israeliano come crimine di guerra, e il premier Netanyahu piange per il mancato matrimonio del figlio a causa di guerra ed esalta l’ ’eroismo’ -testuale-, della moglie. 

Gaza: «Era uscito per un sacco di farina, è tornato cadavere in un sacco»

Oltre il mancato sposo, i bambini di Gaza

La violenza contro i bambini nelle zone di conflitto non è mai stata così atroce. Lo denuncia l’Onu spiegando che nel 2024, soprattutto a Gaza, i livelli raggiunti sono “senza precedenti”. La violenza contro i bambini nelle zone di conflitto ha raggiunto livelli “senza precedenti” dal 2024, con un ‘aumento sconcertante’ delle violazioni gravi nelle operazioni militari israeliane a Gaza, secondo il rapporto annuale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, pubblicato oggi.

I numeri Onu dell’orrore

Con oltre 4.500 morti e 7.000 feriti, «i bambini continuano a sopportare il peso delle ostilità incessanti e degli attacchi indiscriminati», si legge nel rapporto. Si è registrato anche un netto aumento del numero di bambini vittime di violazioni multiple, che ha raggiunto le 22.495 unità. «Le grida di 22.495 bambini innocenti che dovrebbero imparare a leggere o a giocare a pallone – e che invece sono stati costretti a imparare a sopravvivere agli spari e ai bombardamenti – dovrebbero tenerci tutti svegli la notte», ha dichiarato Virginia Gamba, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati.

“Conta totale dei morti: siamo arrivati a 55.706 morti e 130.101 feriti. Cifre impossibili da verificare in modo indipendente, ma qualche migliaio di morti in più o in meno, non cambiano le dimensioni della tragedia.”

«Era uscito per un sacco di farina, è tornato cadavere in un sacco»

Intorno all’una di notte erano già a migliaia nei pressi del sito di distribuzione nel corridoio Netzarim. Tutto è accaduto improvvisamente: bombe dai droni, colpi dai carri armati e spari dai fucili. I corpi sono rimasti a terra vicino al punto in cui la fondazione israelo-americana consegna i suoi pacchi di cibo. Ma la Gaza humanitarian foundation, come al solito nega qualsiasi problema. Eppure le testimonianze sono centinaia: «Era uscito per un sacco di farina, è tornato cadavere in un sacco», racconta un uomo di suo cognato. «Il nuovo sistema di distribuzione alimentare è crudele e pericoloso – ha scritto ieri Haaretz – Finora, circa 400 persone hanno pagato con la loro vita quel fallimento».

Stragi, saccheggi, la legge del più forte

Il giornale ha aggiunto che le stragi, i saccheggi e la distribuzione secondo «la legge del più forte» hanno fallito anche nell’obiettivo dichiarato di evitare che il cibo arrivi ai combattenti di Hamas. Giustificazione utilizzata da Tel Aviv per estromettere Onu e associazioni internazionali. Luna Rasras è una bambina di 9 anni circa -scrive Eliana Riva sul Manifesto-. Si trovava in una tenda con la sua famiglia a Khan Younis quando Israele ha bombardato, uccidendo suo padre e i suoi fratelli e ferendola alle gambe, alle braccia e al viso. L’hanno portata in braccio, piena di garze e sangue, a dare l’ultimo saluto al padre. «Perché non mi rispondi?» chiede tra le lacrime. «Perché è successo a te? Avresti dovuto portarmi alla spiaggia sabato. Perché mi hai lasciato? Dimmelo per favore, dimmelo». Quando le hanno chiesto cosa fosse accaduto, Luna ha spiegato «mio padre non c’è più. E io vorrei essere con lui. Io dovrei essere con lui».

Al Jazeera

Sono almeno 34 i palestinesi che sono stati uccisi questa mattina in due attacchi israeliani mentre erano in attesa di aiuti nella zona centrale della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i soccorritori di Gaza citati dall’emittente Al-Jazeera. E altri 23 palestinesi sono stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sui richiedenti aiuti nei pressi dell’asse Netzarim, ha riferito Al Jazeera citando una fonte dell’ospedale al-Awda a Deir al-Balah: fra i morti ci sarebbero anche 2 bambini e una donna.

Massacro scaccia massacro

“Mentre la guerra continua, il tema di Gaza è stato relegato in secondo piano nelle conversazioni diplomatiche. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha parlato al telefono con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, ma il tema dell’Iran ha monopolizzato la conversazione. Solo alla fine, Merz ha fatto riferimento alla dichiarazione del vertice del G7 in Canada di lunedì, in cui si chiede un cessate il fuoco nella Striscia.”

VIDEO DELL’ORRORE

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Articolo a firma REM dalla redazione di

20 Giugno 025